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DOTTRINA
Alle suddette considerazioni di ordine generale, si aggiunge il più ovvio
dato storico delle dimensioni attualmente poderose del commercio internazio-
nale, di operazioni finanziarie transfrontaliere e degli spostamenti di persone,
talvolta definitivi, da un Paese all’altro. A prescindere da una possibile, quanto-
meno parziale, inversione di tendenza che inizia a manifestarsi nel quadro poli-
tico mondiale, la globalizzazione è in ogni caso, al presente, una realtà che si
riflette anche sulla sfera giuridica, in quanto un elevato numero di legami eco-
nomici transfrontalieri non può che implicare un elevato numero di rapporti
giuridici internazionali.
Il giurista di oggi, rispetto alla generazione precedente di colleghi, si trova
con molta maggiore frequenza a dover prestare la propria consulenza in sede di
redazione e di esecuzione di contratti tra parti di diverse nazionalità o per il
compimento di atti giuridici incidenti sullo status di soggetti di diverse naziona-
lità; ancora, in sede di contenzioso, negli stessi ambiti egli potrà trovarsi a dover
difendere una parte, a dover arbitrare un conflitto o a risolverlo in qualità di giu-
dice. Materie come il diritto internazionale privato, la contrattualistica interna-
zionale e l’arbitrato commerciale internazionale trovano sempre più posto nei
percorsi formativi universitari e post-universitari. Pertanto, in questa prospetti-
va, l’insegnamento del diritto comparato ha non solo un astratto (e comunque
fondamentale) ruolo di contribuire all’apertura mentale del giurista, ma lo può
effettivamente abituare a una certa familiarità con i diritti stranieri e a rappor-
tarvisi attraverso uno sforzo di loro comprensione approfondita, liberandosi
dei preconcetti dovuti all’influenza del proprio ordinamento giuridico di prove-
nienza, alla ricerca della soluzione effettivamente da applicare al concreto pro-
blema giuridico che si sta prendendo in esame.
3. Il diritto comparato nella formazione delle Forze di Polizia
Il presente excursus sulle benemerenze formative del diritto comparato ha
una ragione della propria collocazione su questa Rassegna in quanto anche
l’operatore delle Forze di Polizia, e in particolare dell’Arma dei Carabinieri,
può trarre beneficio da una componente giuscomparativa della propria forma-
zione. Le ragioni di ciò possono in parte essere ricondotte a quanto si è osser-
vato nel paragrafo precedente a proposito del contributo all’apertura mentale
e all’esercizio di un’analisi approfondita delle problematiche nell’approcciarsi
al diritto, il che è in generale giovevole per chiunque si trovi, nell’esercizio delle
proprie funzioni, ad applicare norme giuridiche. Sussistono però alcune impli-
cazioni del diritto comparato più specificamente importanti per le attività di
polizia.
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