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UNA COLLANA PER LA STORIA DELLA POLIZIA E DEL CONTROLLO DEL TERRITORIO



                     Si è dunque scelto di procedere individuando forme di specializzazione non
               necessariamente corrispondenti a quelle che hanno caratterizzato le polizie dal
               secondo Ottocento in avanti, bensì  abbraccianti ambiti che in ogni epoca sono
               stati oggetto di specifiche forme di controllo. È questo il caso dell’argomento
               affrontato nel volume La polizia del lavoro: il definirsi di un ambito di controllo  , che
                                                                                      (8)
               come lascia intendere il titolo pone al centro dell’indagine le modalità secondo le
               quali il lavoro, sia inteso nelle dinamiche produttive sia in quelle sociali, sia stato
               oggetto di controlli di polizia. Il lungo periodo ha fatto sì che entrasse in gioco,
               relativamente all’età medioevale e moderna, l’organizzazione del lavoro per gilde
               o corporazioni, con le specificità che ne derivavano quanto a forme di controllo:
               era infatti necessario garantire il rispetto delle regole che disciplinavano sia i lavo-
               ratori, sia le procedure di lavorazione, sia, soprattutto, il divieto di esercizio da
               parte di non corporati. Ne discendeva che i compiti di controllo venissero eser-
               citati sia dal potere pubblico (principesco, regio, cittadino ecc.) sia dalle stesse
               corporazioni, che in alcuni casi estendevano le attività poliziesche anche a con-
               testi più ampi, facendosi addirittura carico, in qualche caso, dell’ordine pubblico
               cittadino nella sua interezza. In età contemporanea le forme di controllo di poli-
               zia del lavoro si sarebbero profilate in modo differente: al centro si sarebbe col-
               locata la sorveglianza sui lavoratori, intesi come classe pericolosa per l’ordine
               pubblico, ma per tutto l’Ottocento emergono situazioni nelle quali l’attività di
               polizia si colloca in una funzione di equilibrio e di mediazione tra lavoratori e
               datori di lavoro, aprendo un prospetto di ricerca molto interessante.
                     Lo stesso discorso vale per il volume La polizia sanitaria: dall’emergenza alla
               gestione della quotidianità  . Quello della polizia sanitaria si configura come ambito
                                     (9)
               nel quale, come nel caso precedente, si possono osservare forme di controllo
               che a tutti gli effetti rientrano tra le competenze di polizia. Solo come esempio,
               si pensi all’importanza che sul lungo periodo hanno avuto i cordoni sanitari e
               al modificarsi nel tempo delle modalità di difesa dai contagi. O ancora si pensi
               ai recenti sviluppi dei controlli sulle frodi alimentari, i cui primi passi si ricono-
               scono anche in secoli a noi lontani.
                     Sempre seguendo il profilo contenutistico, ma da una prospettiva che non
               proietta verso la contemporaneità un piano tematico pensato per la compatibi-
               lità con l’età medioevale e moderna, ma procedendo esattamente all’inverso, si
               è pubblicato il volume Procedure, metodi, strumenti per l’identificazione delle persone e
               per il controllo del territorio  .
                                       (10)
               (8)   A cura di LIVIO ANTONIELLI, 2011.
               (9)   A cura di LIVIO ANTONIELLI, 2015.
               (10)  A cura di LIVIO ANTONIELLI, 2014.

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