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LA PROTEZIONE DEI BENI CULTURALI NEI CONFLITTI ARMATI
Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito e con il
Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale. Esso vede anche
la partecipazione dell’Istituto Internazionale di Diritto Umanitario, di Sanremo,
e del Centro perla Conservazione e il Restauro della Venaria Reale.
Un notevole contributo alla docenza è offerto dal Comandante e da alcu-
ni ufficiali del Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale che,
come universalmente riconosciuto, è un’unità di eccellenza in Italia e nella
comunità internazionale .
(48)
Il Master, che ha una estesa rete collaborativa con agenzie e enti interna-
zionali, tra cui ICCROM, INTERPOL, ICOM, UNESCO, è articolato in diver-
se sezioni, che affrontano la protezione dei beni culturali sotto diverse angola-
ture: storico-politica, giuridica, economica, sociologica, informatica, management
della protezione.
L’obiettivo è formare personale militare e civile capace di affrontare effi-
cacemente le situazioni di crisi: conflitti armati, ma anche calamità naturali,
quali terremoti e alluvioni, sia nelle fasi di prevenzione sia in quelle di risposta
alle crisi.
Il programma didattico è articolato in lezioni, seminari, esercitazioni pra-
tiche e analisi di “best practices”, e mira a consentire l’acquisizione di competenze
e metodologie su:
➣ conoscenza approfondita del quadro giuridico per la protezione dei
beni culturali e delle aree naturali, per il contrasto ai crimini contro questi
beni e per assicurare l’accesso alla cultura e una migliore comprensione dei
doveri dei governi, dei cittadini, delle comunità e delle organizzazioni non
governative;
➣ conoscenza e acquisizione degli strumenti per comprendere e valutare
la portata dei danni, e delle perdite culturali, economiche e sociali causati dalle
situazioni di crisi;
➣ comprensione del potenziale della cultura nel valutare e “governare” la
ricostruzione post-conflict e post-disaster, con attenzione particolare agli aspetti
sulle comunità sociali;
➣ conoscenza degli strumenti giuridici e operativi e delle politiche
dell’UNESCO e di altre organizzazioni internazionali;
➣ conoscenza dei più avanzati strumenti delle tecnologie informatiche
applicati agli scenari di crisi.
Un corso, questo, che si aggiunge a una importante tradizione di forma-
zione sul patrimonio culturale della città di Torino, e che si aggiunge al Master
(48) Sui cinquant’anni di esperienza dell’Arma dei Carabinieri, cfr. R. RICCARDI, Detective dell’arte.
Dai Monuments Men ai Carabinieri della cultura, Milano, 2019.
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