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ECO AMBIENTE
In materia di scarichi contenenti sostanze pericolose, il Regolamento AUA
dispone con il comma 5 dell’articolo 3 che in “caso di scarichi contenenti
sostanze pericolose, di cui all’articolo 108 del decreto legislativo 3 aprile 2006,
n. 152, i gestori degli impianti autorizzati devono presentare, almeno ogni quat-
tro anni, una comunicazione contenente gli esiti delle attività di autocontrollo
all’autorità competente, la quale può procedere all’aggiornamento delle condi-
zioni autorizzativo qualora dalla comunicazione emerga che l’inquinamento
provocato dall’attività e dall’impianto è tale da renderlo necessario. Tale aggior-
namento non modifica la durata dell’autorizzazione”, che, ricordiamo, ha una
durata di quindici anni così come disposto dal successivo comma 6 del citato
articolo 3.
Scarichi, emissioni in atmosfera, inquinamento acustico e rifiuti sono “autorizzati” con l’AUA (fonte web)
4. Chi deve e chi può chiedere l’AUA: obbligo o facoltà di avvalersi
dell’Autorizzazione Unica Ambientale
Altro aspetto che va ribadito, è la possibilità di avvalersi o meno dell’AUA
nei casi disposti dalla vigente normativa: difatti, l’Autorizzazione Unica
Ambientale non è sempre obbligatoria, o meglio non è necessario richiederla,
ricorrendo alle procedure operanti prima dell’entrata in vigore del regolamento
di che trattasi.
Il comma 3 dell’articolo 3 dispone che è “fatta comunque salva la facoltà
dei gestori degli impianti di non avvalersi dell’Autorizzazione Unica Ambientale
nel caso in cui si tratti di attività soggette solo a comunicazione, ovvero ad auto-
rizzazione di carattere generale, ferma restando la presentazione della comuni-
cazione o dell’istanza per il tramite del SUAP”: confrontando l’elenco di cui al
comma 1 con quanto disposto dal citato comma 3, si può affermare che la
richiesta di AUA è facoltativa per:
➣ comunicazione preventiva di cui all’art. 112 del D.Lgs. n. 152/2006, per
l’utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento, delle acque di vegeta-
zione dei frantoi oleari e delle acque reflue provenienti dalle aziende ivi previste;
➣ autorizzazione generale di cui all’art. 272 del D.Lgs. n. 152/2006;
➣ comunicazioni in materia di rifiuti di cui agli artt. 215 e 216 del D.Lgs.
n. 152/2006.
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