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ECO AMBIENTE




                  ➣ gli altri “soggetti competenti in materia ambientale”, cioè “le pubbliche
             amministrazioni e gli enti pubblici che, in base alla normativa vigente, interven-
             gono  nei  procedimenti  sostituiti  dall’Autorizzazione  Unica  Ambientale”;  tra
             questi, sicuramente, hanno un ruolo fondamentale le ARPA.
                  Tra  i  soggetti  menzionati,  i  SUAP  e  le  Province  hanno  un  compito
             basilare.
                  Lo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP) provvede, sempre ai
             sensi dell’art. 2 del DPR n. 59/2013, ad adottare il provvedimento conclusivo
             del procedimento. Sono emerse, tuttavia, sin dai primi mesi di vigenza del DPR
             n. 227/2011, diverse problematiche :
                                               (2)
                  1. la scarsa preparazione e disorganizzazione, in materia ambientale, della
             maggior parte dei SUAP;
                  2. la riluttanza delle piccole aziende ad adeguarsi al mutato quadro normativo;
                  3. difficoltà delle PMI nelle procedure informatiche (posta elettronica cer-
             tificata, invio telematico della documentazione, ecc.);
                  4. difficoltà di dialogo tra l’autorità competente e la PMI richiedente, in
             quanto entrambi devono interagire (esclusivamente per via telematica) attraver-
             so il SUAP;
                  5. dubbi e perplessità sulle modalità relative ai numerosi passaggi dell’iter
             procedurale (richiesta d’integrazione della documentazione o di pareri, ecc.).
                  Ancor oggi sussistono problematiche gravi e lo sportello unico svolge,
             nella maggior parte dei casi, da tramite o da passacarte telematico tra il soggetto
             attivo e quello passivo del provvedimento di autorizzazione.
                  In merito alle Province, quali autorità competenti in materia di AUA, il
             legislatore deve ancora decidere il loro destino: si è passati dall’idea della loro
             totale abolizione, al loro riordino con i vari accorpamenti, sino a mantenerle in
             vita dopo l’esito referendario.
                  Nella situazione attuale, è pur vero che le Province esistono, ma sono state
             soggette negli anni passati a tagli sui bilanci che hanno superato di molto il
             50%: questo ha provocato gravi ripercussioni sui servizi alla cittadinanza.
                  La riduzione delle risorse si è ripercossa negativamente anche sulla tutela
             ambientale, che ha subito un drastico indebolimento, in quanto è stato neces-
             sario decurtare le voci di spesa, ivi comprese quelle destinate ai controlli in
             materia ambientale (spese per il carburante, per le missioni, per lo straordinario,
             ecc.). Inoltre, con l’entrata in vigore del decreto di che trattasi, la Provincia si è
             vista attribuire nuove e fondamentali competenze (basti pensare alle autorizza-

             (2)   M. KUSTURIN, Le problematiche relative all’Autorizzazione Unica Ambientale, pubblicato il 17 giu-
                  gno 2013 e consultabile su WWW.DIRITTOAMBIENTE.COM.

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