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AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE



                     La prima regione che si è schierata per il “partito del NO” ai depuratori
               in AUA è stata la Regione Veneto, la quale, con la Deliberazione di Giunta
               Regionale n. 1775 del 3 ottobre 2013, ha decretato che “L’AUA non si applica:
               … 3 - agli impianti destinati allo svolgimento di attività di pubblico servizio
               gestite direttamente da enti pubblici o dati in concessione (… impianti di trat-
               tamento di acque reflue urbane…)”.

























                                          Un depuratore italiano (fonte web)
                     Inoltre,  prendendo  spunto  da  quanto  riportato  nella  Circolare  del
               Ministero dell’Ambiente n. 49801 del 7 novembre 2013, nella deliberazione si
               legge ancora che “Nel definire i destinatari del nuovo procedimento autorizza-
               tivo il regolamento suindicato, all’art. 1 - Ambito di applicazione, lega le due
               categorie di soggetti interessati dalla congiunzione aggiuntiva ‘nonché’, la quale
               implica carattere assorbente e non cumulativo del secondo requisito rispetto al
               primo;  saranno,  dunque,  soggetti  ad  AUA  gli  impianti  produttivi  di  tutte  le
               imprese, indipendentemente dalla loro dimensione (piccole, medie o grandi)
               che non siano soggetti ad AIA”.
                     Altra Regione che si è schierata per il “NO” è la Lombardia, che ha valutato
               in un secondo momento di non applicare il DPR n. 59/2013 per i depuratori
               pubblici: difatti, nella prima Circolare Regionale n. 19 del 5 agosto 2013 non vi
               era  menzione  della  predetta  esclusione,  che  invece  è  stata  disposta  con  la
               Deliberazione di Giunta Regionale n. 1840 del 16 maggio 2014, la quale sanci-
               sce che “sono esclusi dall’AUA gli impianti di trattamento di acque reflue urba-
               ne, in quanto impianti destinati allo svolgimento di attività di pubblico servizio
               gestite direttamente da enti pubblici o dati in concessione da questi”.


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