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PANORAMA DI GIUSTIZIA MILITARE
personale intesa in senso “esteriore” sarebbe lesa solo nel caso di aggressioni
poste in essere mediante atti di costrizione fisica della vittima .
(1)
Altri, invece, ritengono che, pur dovendosi tener conto della specifica
forma di offensività dei delitti di cui trattasi, che hanno sempre ad oggetto il
corpo della vittima con conseguente centralità del fattore fisico, non si può
disconoscere la rilevanza delle prerogative morali del soggetto, intese come
libertà della persona di autodeterminarsi liberamente in relazione alla scelta di
come, quando e con chi avere rapporti di tipo sessuale, e ciò soprattutto per
quegli atti sessuali che presentano un limitato coinvolgimento del corpo della
vittima. Per tale dottrina sarebbe stato, quindi, sicuramente preferibile collocare
sistematicamente i delitti sessuali in una autonoma Sez. II-bis intitolata “Delitti
contro la libertà sessuale” .
(2)
Al di là di tali osservazioni critiche, deve comunque prendersi atto della
significativa evoluzione nella individuazione del bene giuridico protetto, che
vede come primario obiettivo di tutela le prerogative di libertà della persona
umana, con riguardo alla sua sfera sessuale.
Nella sostanza la riforma ha segnato comunque una vera e propria
rivoluzione, tra l’altro concentrando tutte le possibili condotte lesive, prima
parcellizzate tra violenza carnale e atti di libidine violenti, in un’unica fatti-
specie di violenza sessuale, comprendente dal vero e proprio stupro alle
semplici molestie fisiche a sfondo sessuale, con il corredo delle opportune
aggravanti e attenuanti, nonché delle più specifiche ipotesi concernenti i
fatti commessi a danno di minori o da una pluralità di soggetti (violenza ses-
suale di gruppo).
Anche tali scelte, peraltro, non sono andate esenti da critiche, e alcune di
esse meritano in questa sede un sintetico richiamo.
Tra le maggiori censure avanzate dalla dottrina, in particolare, vi è quella
di eccessiva genericità, disordine ed approssimazione nella formulazione delle
disposizioni precettive.
(1) D. BRUNELLI, Bene giuridico e politica criminale nella riforma dei reati a sfondo sessuale. In I reati sessuali,
A cura di COPPI, Torino, 2003, pagg. 48 e ss.
(2) F. MACRÌ, Verso un nuovo diritto penale sessuale: diritto vivente, diritto comparato e prospettive di riforma della
disciplina dei reati sessuali in Italia. ISBN 978-88-8453-756-0 (print) ISBN 978-88-6453-126-7
(online) 2010, Firenze, University Press.
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