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IL RUOLO DELL’ASSISTENZA SANITARIA NEI MILITARI IMPEGNATI ALL’ESTERO



               accesso e deflusso separati, e collocazione geografica intermedia tra il luogo
               dell’evento e gli ospedali.
                     All’interno del PMA si deve attuare un’attenta organizzazione e divisione
               dei compiti, attraverso l’identificazione di spazi prestabiliti al tipo di funzione
               e/o alle cure che vengono attuate:
                     - area triage, per la valutazione della gravità dei feriti;
                     - area verdi (feriti lievi), per medicazioni o solo rassicurazioni;
                     - area gialli (feriti con lesioni potenzialmente evolutive), per le prime cure
               e il successivo monitoraggio;
                     - area rossi (feriti gravi), per le manovre di rianimazione e la successiva
               stabilizzazione;
                     - area deceduti, per le operazioni di riconoscimento da parte dell’Autorità
               giudiziaria.
                     All’uscita del PMA deve essere identificato un settore denominato punto
               di evacuazione, da cui le vittime seguono la destinazione indicata dalla catena
               dei soccorsi in ordine alla gravità del danno subito. L’evacuazione avviene in
               genere via terra, o anche attraverso l’ausilio di mezzi aerei.
                     La sanità militare nel prestare l’assistenza e le cure ai militari “sul campo”,
               pertanto, assume delle peculiarità del tutto proprie, che la caratterizzano come
               una branca a se stante della medicina, ossia come medicina di guerra, che deve
               essere in grado, attraverso gli strumenti principali della strategia-logistica-tattica,
               di poter fronteggiare qualsiasi evento inatteso, dagli incidenti lievi alle catastrofi,
               e deve, in relazione alla gravità dell’accaduto, essere in grado di attuare pronta-
               mente la catena dei soccorsi attraverso l’azione di personale altamente specia-
               lizzato, un’attenta pianificazione e organizzazione che prevede di effettuare il
               primo soccorso sul luogo dell’accaduto, la creazione del PMA, sino all’evacua-
               zione dei militari più gravi in madrepatria o all’impiego di contingenti interforze
               multinazionali per gli incidenti di maggiori dimensioni.


               7.  Lo stress psichico nelle missioni: trauma e sindrome post-traumatica
                  da stress
                     Il “carico patologico” sui militari impiegati nelle missioni non riguarda,
               come affrontato nei paragrafi precedenti di questo articolo, solo aspetti fisici
               che possono causare danni organici alla salute, come le patologie infettive e tro-
               picali, gli inquinanti ambientali o gli incidenti di guerra, ma può causare anche
               danni di entità variabile sul morale e sulla psiche. Secondo l’Organizzazione
               Mondiale  della  Sanità  (OMS)  la  salute  è  definita  come  “stato  di  completo
               benessere fisico, psichico e sociale e non come semplice assenza di malattia”.


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