Page 201 - Rassegna 2019-4
P. 201
AUTODETERMINAZIONE, SECESSIONE E ORDINE INTERNAZIONALE
Salvioni, invece, si dimostrò un interprete più fedele del mandato che il
trattato di Versailles aveva assegnato alle forze interalleate. La reazione energica
delle truppe italiane intervenute a difesa della popolazione tedesca fu però
interpretata dagli insorti come l’ennesima manifestazione di ostilità alla causa
polacca. Fu in questo frangente che avvennero gli scontri più drammatici, là
dove come ha osservato Maria Gabriella Pasqualini, quella che era nata come
una missione di peace-keeping si era definitivamente trasformata in una di peace-
enforcing .
(34)
Già la prima notte dell’insurrezione fu attaccato il presidio di Rotenau
(Czerwionka) nel distretto orientale di Rybnick (Rybnik). Si trattava di una
compagnia del 32°, come si è visto da poche settimane in Alta Slesia, che aveva
avuto il compito di proteggere un’area ricca di miniere di carbone. Mentre gli
insorti davano l’assalto alla caserma dove l’unità era acquartierata, il plotone del
tenente Giovanni Baldes di servizio alle installazioni minerarie, rimasto isolato,
viveva momenti se possibile ancor più drammatici. Occorreva ricongiungersi al
resto della compagnia, rompendo il cerchio degli assedianti: la manovra, con-
dotta nel buio della notte, dopo ben cinque ore di combattimenti, causò gravi
perdite tra cui lo stesso Baldes caduto alla testa dei suoi uomini.
Nel frattempo, di fronte alla ostinata resistenza italiana, gli insorti arriva-
rono a minare la caserma utilizzando le ampie scorte di esplosivo destinato
all’attività estrattiva.
Nonostante l’esplosione lesionasse l’edifico e causasse perdite tra i difen-
sori, gli assediati continuarono a difendere la posizione fino all’esaurimento
delle munizioni: era stata una vera e propria battaglia, costata ai militari italiani
sedici morti e ventidue feriti. Gli scontri ripresero la mattina successiva all’arri-
vo di due compagnie autoportate del 32° “Siena” giunte a Rotenau
(Czerwionka) per liberare i commilitoni: l’operazione ebbe successo, ma al
costo di un fante ucciso e di altri due feriti . Per i fatti di Rotenau
(35)
(Czerwionka), oltre a onorificenze minori, furono concesse sei medaglie d’ar-
gento al valor militare, tutte alla memoria .
(36)
(33) Gratier, per altro, era un militare esperto, profondo conoscitore dei propri uomini: al coman-
do di una battaglione di chasseurs alpins all’inizio della guerra e poi di una brigata di caccia-
a
tori sui Vosgi, nel 1918 aveva assunto la guida della 46 divisione di fanteria, destinata poi ad
essere inviata in Alta Slesia.
(34) Cfr. Maria Gabriella PASQUALINI, The Italian Carabinieri Corps Abroad: Combat and Crowd Control
in a Special Professionalism, in ROCZNIK BEZPIECZEŃSTWA MIĘDZYNARODOWEGO, a. 1, n. 1.
(2006), pp. 77-101 e in particolare p. 83.
(35) Cfr. Piero CROCIANI, Il contingente italiano in Alta Slesia, cit., pp. 276-277.
(36) Oltre al tenente Baldes, furono decorati alla memoria il maresciallo Domenico Sacco, il
caporale Giuseppe Campagna, i soldati Guido Gobbo, Luigi Righetti, e Antonio Russo.
199