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AUTODETERMINAZIONE, SECESSIONE E ORDINE INTERNAZIONALE



               Commissione  Interalleata,  il
               colonnello  Harold  F.  P.  Percival,
               sorprendentemente si era trattato
               di una delle giornate più tranquille
               dalla  fine  dell’insurrezione  del-
               l’estate precedente . Ma a stupi-
                                 (27)
               re fu soprattutto il risultato: su un
               totale  di  1.186.342  voti  validi,  il
               59,6 per cento era a favore della
               Germania.
                     Non  è  il  caso  di  esaminare
               nel dettaglio le dinamiche elettora-
               li, ma quanto meno occorre richia-
               mare  due  fattori  che  rendono  la
               loro  lettura  particolarmente  sfac-
               cettata: in primo luogo Berlino era
               riuscita  nella  delicata  operazione
               di  mobilitare  un  numero  impo-
               nente di outvoters, ovvero di elettori
                                                            Alta Slesia, 6 marzo 1921
               residenti al di fuori della Provincia      La mobilitazione per il plebiscito.
               dell’Alta Slesia .                         Un invalido viene portato a votare
                             (28)
                     In secondo luogo almeno un                 (https://gallica.bnf.fr)
               terzo dei polaccofoni aveva preferito esprimersi a favore della Germania .
                                                                                       (29)
               (27)  Il testo del telegramma di Percival a Lord Curzon, titolare del Foreign Office è in Rowan BUTLER
                     et al. (eds), Documents on British foreign policy 1919-1939, first series, Vol. XI: Upper Silesia, Poland
                     and the Baltic States, January 1920-March 1921, London, H. M. Stationery Office, 196, p. 196.
                     Percival, che si era fatto notare già nel corso della Seconda Guerra Boera (1899-1902) dove aveva
                     ottenuto una Distinguished Service Order, proveniva dall’Army Service Corps, i servizi logistici del-
                     l’esercito britannico. Durante la Grande Guerra aveva prevalentemente ricoperto incarichi pres-
                     so i comandi superiori e il War Office, per essere per poi distaccato a Berlino alla conclusione delle
                     ostilità. Si trattava di un ufficiale intellettualmente dotato - negli anni Trenta, dismessa l’unifor-
                     me, sarà lecturer ad Oxford -, con una eccellente conoscenza della lingua tedesca. Allo stesso
                     tempo, il fatto di non appartenere ad una delle armi combattenti lo poneva in una posizione deli-
                     cata non solo nei confronti degli altri due membri della Commissione Interalleata, ma anche
                     verso i subordinati che lo ritenevano privo della leadership necessaria: cfr. Alun M. THOMAS, The
                     British Upper Silesia Force [‘UpSi’ Force]: May 1921 - July 1922, ined., pp. 1-37 e in particolare p. 8.
               (28)  L’allegato all’art. 88 del trattato attribuiva il diritto di voto a tutti coloro che fossero nati in Alta
                     Slesia, indipendentemente dalla loro attuale residenza. Proprio sulla questione degli outvoters,
                     fortemente osteggiati agli indipendentisti polacchi, la Commissione Interalleata si era spaccata:
                     cfr. Andreas KIESEWETTER, La diplomazia italiana e l’Alta Slesia (1920-1921), cit., pp. 262-64 ove
                     ampia bib. Per quanto significativo, il loro voto comunque non si rivelò decisivo: sui circa tre-
                     centomila elettori non residenti, circa centonovantunomila furono quelli che in effetti partecipa-
                     rono al plebiscito, cfr. Brendan KARCH, Nation and Loyalty in a German-Polish Borderland, cit., p. 138.
               (29)  Cfr. T. Hunt TOOLEY, German Political Violence and the Border Plebiscite in Upper Silesia, 1919-1921, cit., p. 88.

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