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IL FILO DELLA LUBJANKA. SPIONAGGIO ESTERO E LOTTA
ALLA DISSIDENZA INTERNA NEGLI ANNI DI JURIJ VLADIMIROVIC ANDROPOV
soddisfatto, gli si
rivolse dicendo:
“Beh! Ecco qua!
Lavora! Crea! E
che non abbia
eguali!” . E la
(14)
consegna fu
rispettata.
Anzitutto le
selezioni erano
durissime. Ogni
mille candidati ne
venivano presele-
zionati fra dieci e
quindici e di que- Jurij Ivanovič Drozdov 1925 - 2017
sti solo uno o due, (https://www.rbth.com)
più raramente tre, passavano la scrematura successiva. Poi, coerentemente con
la linea andropoviana, i membri di questa unità non dovevano possedere solo
straordinarie doti fisiche; a tutti era richiesta la buona conoscenza delle lingue
straniere, molti avevano conseguito due o tre specializzazioni e alcuni avevano
addirittura studiato in università straniere.
Accanto alla formazione politica e culturale, impartite ancor più appro-
fonditamente rispetto ai già rigidi standard del KGB, gli agenti Vympel erano
impegnati in addestramenti militari e di sopravvivenza massacranti, al termine
dei quali erano in grado di maneggiare ogni arma o esplosivo, ma sapevano
anche quali ragni o scorpioni erano commestibili, quali erbe potevano essere
utilizzate per cucinare un ratto e renderlo mangiabile, come annullare gli effetti
di massicce quantità di alcol. L’unità poteva essere impiegata solo su esclusivo
mandato del Presidente del KGB e intervenne in vari paesi latino-americani, in
Afghanistan, Angola, Cuba, Mozambico, Medio Oriente. Il gruppo Vympel
operò anche in territorio sovietico, ad esempio effettuando esercitazioni in vista
di possibili infiltrazioni da parte di agenti nemici .
(15)
Jurij Ivanovič Drozdov è stato congedato nel 1991 con il grado di general
maggiore ed è morto a Mosca il 21 giugno 2017 .
(16)
(14) Così in Ju. I. DROZDOV, op. cit., pag. 142.
(15) Dopo la disgregazione dell’URSS e lo scioglimento del KGB l’unità venne smobilitata per
ordine di Eltsin, che nel 1993 ne dispose l’incorporazione nel ministero degli Interni.
(16) La notizia della morte di Drozdov è stata riportata anche sulla stampa italiana. Si veda, tra
gli altri, R. CASTELLETTI, Russia, è morto Iuri Drozdov: la spia sovietica che ispirò “Il ponte delle spie”,
in LA REPUBBLICA, 22 giugno 2017.
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