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OSSERVATORIO
INTERNAZIONALE
Il filo della Lubjanka
Spionaggio estero e lotta alla dissidenza
Dottore
Andrea GIANNOTTI interna negli anni di Jurij Vladimirovič
Ricercatore presso il Dipartimento di
Scienze Politiche dell’Università di Pisa. Andropov
Docente di Storia delle Relazioni
Internazionali e Storia dell’Europa Orientale
press o l’Accademia Navale di Livorno
Abstract
Tra le attività che hanno maggiormente caratterizzato il KGB vi sono due ambiti che
più di ogni altro ne hanno alimentato la fama di servizio segreto tra i più temibili della sto-
ria. Da una parte lo spionaggio estero, indispensabile sia al mantenimento della sicurezza
dell'Unione Sovietica sia all'espansione dell'influenza politica e culturale del campo socia-
lista. Da questo punto di vista furono conseguiti notevoli risultati e formati personaggi
divenuti leggendari, come Jurij Drozdov, che partecipò sia allo scambio tra la spia sovietica
Rudolf Abel’ a Berlino nel 1962 e il pilota americano abbattuto sugli Urali, sia alle opera-
zioni in Afghanistan nel 1979. Altro ambito cui il KGB rivolse specifica attenzione fu la
repressione-prevenzione del dissenso. Questa fu una costante dopo il 1917, ma per inizia-
tiva di Andropov negli anni Sessanta venne istituito un apposito direttorato incaricato della
“profilassi”, sì che il ricorso a misure penali fosse per quanto possibile evitato scoraggiando
ab initio ogni forma di dissidenza.
Among the activities that have most characterized the KGB there are two areas that, more than
any other, have fueled the fame of one of the most feared secret service in history. On the one hand, foreign
espionage, indispensable both for maintaining the security of the Soviet Union and for expanding the poli-
tical and cultural influence of the socialist camp. In this field were achieved remarkable results and formed
legendary characters, such as Jurij Drozdov, who participated both in the exchange of the Soviet spy Rudolf
Abel’ in Berlin in 1962 in exchange for the American pilot shot down in the Urals, and for the operations
in Afghanistan in 1979. Another area to which the KGB paid specific attention was the repression-pre-
vention of dissent. Actually this was a constant after 1917, but on the initiative of Andropov a special
directorate was established in charge of “prophylaxis”, so that recourse to criminal measures was avoided
as far as possible by discouraging all forms of dissent ab initio.
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