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ECO AMBIENTE



                  Molto spesso le balle di rifiuti andate a fuoco negli impianti del Nord pro-
             venivano in gran parte dalla Campania (ad esempio i rifiuti dati alle fiamme il
             14  ottobre  2018  in  un  capannone  di  un’azienda  di  smaltimento  di  via
             Chiasserini, nella zona Nord di Milano). A seguito delle indagini, coordinate
             della Direzione Distrettuale Antimafia, sono state fermate quindici persone, tra
             loro: imprenditori, amministratori e gestori di società operanti nel settore dello
             stoccaggio e smaltimento dei rifiuti, intermediari e responsabili dei trasporti. Il
             giro d’affari per il traffico illecito è stato stimato in oltre un milione di euro.
                  Partendo da questa indagine, gli investigatori hanno poi individuato altri
             capannoni appositamente affittati dagli indagati - anche servendosi di “teste di
             legno”  -  in  località  Fossalta  di  Piave,  in  provincia  di  Venezia,  a  Meleti,  nel
             Lodigiano e a Verona San Massimo, dove erano state stipate tonnellate di rifiuti
             (per la maggior parte balle di carta e plastiche), derivati in gran parte dalla rac-
             colta dei rifiuti urbani.


             3.  Le criticità del sistema di gestione dei rifiuti
                  Incendi e rifiuti sembrano essere un binomio inarrestabile che si ripete nei
             passaggi della filiera del loro trattamento, siano essi rifiuti urbani o speciali (in
             particolare plastiche).
                  Uno degli ultimi episodi si è verificato a Villa Literno (Caserta) il 6 marzo
             2019, in questo caso ad andare a fuoco è stato uno stabilimento di un’azienda
             dove vengono conferiti i rifiuti di imballaggio della raccolta differenziata. Le
             fiamme hanno bruciato carta e plastica, rilasciando nell’aria una densa nube di
             fumo che ha invaso l’intero paese. Solo qualche mese prima lo stesso stabili-
             mento era stato sottoposto a sequestro, poiché all’interno erano stoccate quin-
             dicimila tonnellate di rifiuti depositati a fronte delle duemila autorizzate.
                  Ma anche il Centro Italia non è rimasto immune da tali episodi. Uno degli
             eventi più recenti si è verificato il 10 marzo 2019: un incendio ha distrutto un
             capannone di un’azienda di trattamento rifiuti alla periferia di Perugia.
                  Cosa  sta  succedendo?  Si  suppone  che  si  tratti  di  intimidazioni  di  clan
             mafiosi, ma tuttavia si segnala il fatto che, nella maggior parte degli stabilimenti
             italiani, il quantitativo di rifiuti stoccati spesso supera i limiti consentiti dalle auto-
             rizzazioni. Dietro gli incendi nei depositi di rifiuti non ci sarebbe soltanto la cri-
             minalità organizzata, ma anche un sistema di gestione dei rifiuti che sta mostran-
             do le sue criticità, soprattutto per quel che concerne la filiera della plastica.
                  I centri di cernita e selezione sono pieni di balle di plastica che, per la cat-
             tiva  qualità  del  materiale  selezionato,  non  possono  essere  recuperate  dalle
             imprese di riciclaggio.


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