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DOTTRINA
Le soft skills quali determi-
nanti dei comportamenti
Professore
Stefano PANEFORTE tra norma e relazione
Docente di “Organizzazione e Gestione Risorse
Umane” presso la Facoltà di Economia delle Università L’etica della responsabilità
Tor Vergata e degli Studi Internazionali di Roma
SOMMARIO: 1. Premessa. - 2. Norma e relazione. - 3. Le soft skills. - 4. Conclusioni.
1. Premessa
L’obiettivo di questo contributo è quello di rendere esplicita l’importanza
delle soft skills quali determinanti del comportamento degli attori organizzativi
e più nello specifico degli appartenenti all’Arma dei Carabinieri, e in generale
delle Forze di Polizia, nell’attuale contesto socio-economico.
L’attuale ambiente sociale, disordinato e comunque mutevole, rende evi-
dente l’inadeguatezza dei consueti strumenti utilizzati per gestire il cambiamen-
to, esaltando invece qualità come intuizione, creatività ed intelligenza emotiva .
(1)
Per tutte le organizzazioni diventa vitale trovare e mantenere un equilibrio
dinamico con l’ambiente nel quale sono immerse; questo comporta un approc-
cio di tipo proattivo reso possibile dalla riduzione della rigidità interna e da una
conseguente valorizzazione della componente umana.
Tuttavia, un sistema di norme e di regole, chiaro e preciso, costituisce la
necessaria ossatura di ogni organizzazione efficiente, in quanto essenziale ad
assicurare il controllo delle azioni, in modo tale che tali regole riflettano la mis-
sion e il sistema di valori condivisi che contraddistinguono e connotano l’orga-
nizzazione di cui si fa parte. Dev’essere chiaro, però, che le regole non possono
prescrivere la totalità di un comportamento ed inoltre la loro osservanza non è
automatica; questo perché il passaggio dalla norma al comportamento è guidato
da variabili soggettive individuali, quali abilità personali, caratteristiche della
(1) D. GOLEMAN, Intelligenza emotiva. Rizzoli, Milano, 1996.
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