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PSICOPATIA: IMPLICAZIONI CRIMINOLOGICHE E GIURIDICO-FORENSI



                  L’assenza di empatia e di emozioni quali paura e rimorso, faciliterebbe il
             perseguimento  del  proprio  obiettivo  senza  inibire  il  comportamento  violen-
             to . Meloy, a tal proposito, concettualizza la violenza strumentale (o predato-
               (37)
             ria) proprio come l’esito di numerose caratteristiche tipiche della psicopatia,
             quali i bassi livelli di ansia e di reattività del sistema nervoso autonomo, che si
             connettono a mancato coinvolgimento emotivo, incapacità a provare empatia,
             tendenza  a  ricercare  sensazioni  altamente  eccitanti,  ridotta  percezione  della
             paura, assenza di senso di colpa e di rimorso, unite alla tendenza alla manipola-
             zione, allo sfruttamento e alla condotta criminale.
                  Inoltre, l’autore nota come gli assassini e gli stupratori seriali, in contrap-
             posizione ad altri tipi di criminali sessuali, possiedano un più elevato numero di
             tratti psicopatici, mostrando come la psicopatia possa predisporre a condotte
             ripetute di violenza predatoria .
                                          (38)
                  Un’altra delle caratteristiche centrali della psicopatia, in particolare nelle
             sue forme più estreme e disturbanti, è costituita dal sadismo, altrimenti definito
             come la tendenza a trarre piacere da condotte implicanti il controllo, il dominio
             e la sofferenza dell’altro . A questo proposito, Holt, Meloy e Strack, analizzan-
                                   (39)
             do un gruppo composto da quarantuno detenuti, hanno constatato come, tra
             questi, gli psicopatici fossero più sadici rispetto ai restanti soggetti della ricer-
             ca . La manipolazione e l’offesa dell’altro potrebbero essere alimentate dal
               (40)
             senso di gratificazione personale insito nella pratica sadica in sé, al di là di scopi
             strumentali. In altre parole, attraverso la disumanizzazione dell’altro, soggioga-
             to al proprio volere, lo psicopatico acquisisce un nuovo strumento per afferma-
             re se stesso .
                        (41)
                  In conclusione, occorre sottolineare come i criminali psicopatici presenti-
             no un tasso di recidiva particolarmente elevato, stimato al di sopra dell’ottanta
             per cento . Questo dato, insieme alle caratteristiche sopra delineate, riflette
                      (42)
             quale  impatto  la  psicopatia  possa  avere  sulla  società,  delineandosi  come  un
             fenomeno  meritevole  di  attenzione  da  parte  della  comunità  scientifica  e  dei
             sistemi giudiziari preposti ai rispettivi ambiti applicativi di valutazione ed inter-
             vento.

             (37)  M. WOODWORTH, S. PORTER, In cold blood: Characteristics of  criminal homicides as a function of  psy-
                  chopathy, in JOURNAL OF ABNORMAL PSYCHOLOGY, 2002, 111, 3, 436-445.
             (38)  J. R. MELOY, 2002, op. cit.
             (39)  J. R. MELOY, The psychology of  wickedness: Psychopathy and sadism, in PSYCHIATRIC ANNALS, 1997,
                  27, 630-633.
             (40)  S. HOLT, J. R. MELOY, S. STRACK, Sadism and psychopathy in violent and sexually violent offenders, in
                  JOURNAL OF AMERICAN ACADEMY OF PSYCHIATRY AND THE LAW, 1999, 27, 23-32.
             (41)  V. CARETTI, S. CIULLA, A. SCHIMMENTI, 2012, op. cit.
             (42)  R. D. HARE, 2003, op. cit.; R. D. HARE, 2009, op. cit.

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