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DOTTRINA
Nel primo caso non si comprende in modo diffuso la pericolosità dell’illecito
e della criminalità, così come il ruolo predominante delle multinazionali e le insuf-
ficienze sempre più vistose dei pubblici poteri; nel secondo caso si sottovalutano
ancora largamente i rischi informatici. Occorre recuperare la dimensione umana
della realtà, essendo consapevoli che quella che stiamo vivendo è un’eccezione sto-
rica dell’umanità, che, complessivamente e in proporzione, non è mai stata così
ricca e così in pace. Lo studioso statunitense Alvin Toffler cinquant’anni fa parlava
dello shock del futuro, ricordando che negli ultimi cinquemila anni si sono avvi-
cendate nel mondo ottocento generazioni, delle quali seicentocinquanta vissute
nelle caverne. Solo da poche generazioni sono stati inventati la stampa, che ha dif-
fuso il sapere, e il motore a scoppio, che attraverso le macchine svolge lavori prima
assolti più lentamente e imprecisamente dall’uomo. Quest’accelerazione così velo-
ce ha creato problemi biologici di adattamento, con una serie di disturbi di varia
natura. Se partiamo da queste premesse, l’accelerazione avvenuta negli ultimi
decenni con lo sviluppo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione
aumenterà i disagi e le possibilità di condizionamento umano tramite gli algoritmi.
In questo sistema sociale che si sta manifestando in questa fase finale come demo-
crazia dei consumi, si profilano profonde mutazioni antropologiche, attraverso le
manipolazioni genetiche e dell’intelligenza artificiale, per cui l’umanità sembra
destinata a trasformarsi in modo irreversibile . Pertanto, è decisiva la compren-
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sione della realtà e in questo scenario lo strumento dell’intelligence aiuta a ridurre la
complessità dei fenomeni. L’intelligence, quindi, viene intesa come indispensabile
metodo di trattazione delle informazioni e si pone su un altro piano rispetto a chi
considera l’attività istituzionale dell’intelligence tendente a rendere opaca la realtà
attraverso la manipolazione delle informazioni .
(66)
11. Conclusioni
I dati di fatto che emergono sono chiari: le operazioni di Psyop e le strate-
gie ingannevoli nella storia ci sono sempre state e oggi si svolgono in modo
strutturale in un contesto di guerra senza limiti, con l’informazione come ele-
mento centrale nel web in espansione .
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(65) N. Y. HARARI, Da animali a dei. Breve storia dell’umanità, Bompiani, Milano, 2016.
(66) “…gli uomini fanno le loro scelte non sulla base della realtà per quella che è, ma per quello che essa appare
loro. Pertanto, sarà opportuno manipolare le apparenze, in modo che gli altri siano indotti a fare le mosse
desiderate. Il mestiere dei servizi di informazione e sicurezza è esattamente questo”. A. GIANNULI, Come
i servizi segreti usano i media, Ponte alle Grazie, Milano, 2012, pag. 88.
(67) U. GORI, S. LISI (a cura), Cyber Warfare 2016. Dalle strategie e tecnologie cyber contro il terrorismo
all’IoT e Impresa 4.0, Angeli, Milano, 2017.
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