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ATTUALITÀ E INFORMAZIONI




               Allo stesso tempo anche un consorzio europeo di produttori di armi sta
          cercando nuovi investimenti nella difesa per sviluppare i propri droni militari.
               Con la risoluzione, i parlamentari europei chiedono al Vicepresidente della
          Commissione, all’Alto Rappresentante e agli Stati membri, di produrre e adottare
          una posizione comune sui sistemi bellici autonomi, chiamati proprio robot killer.
          La scadenza entro cui adottare questa posizione è stata fissata ad ottobre 2019,
          periodo in cui si dovrebbe tenere l’incontro tra i membri della Convention on Certain
          Conventional Weapons. La posizione deve basarsi sull’assunto che ogni sistema bel-
          lico autonomo abbia sempre e comunque una forma di controllo da parte dell’uo-
          mo. Inoltre Consiglio, Vicepresidente della Commissione, Alto Rappresentante e
          Stati Membri sono chiamati a lavorare per prevenire lo sviluppo e la diffusione di
          armi autonome sprovviste di controllo umano nelle fasi più critiche. Il testo men-
          ziona esplicitamente la scelta dei bersagli e, quindi, l’apertura del fuoco.
               Un  Regolamento  unico  europeo  sui  droni   è  sempre  più  vicino.  Gli
                                                          (6)
          Implementing Acts, ovvero le regole dettagliate del testo hanno ricevuto prima
          l’ok della Commissione UE e il 28 febbraio sono state approvate dal Comitato
          dell’Agenzia  europea  per  la  sicurezza  aerea  (EASA)   di  cui  fa  parte  anche
                                                              (7)
          l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC). Il prossimo passo, quello fina-
          le, è la decisione da parte del Consiglio e del Parlamento Europeo. Se non ci
          saranno obiezioni da parte di queste due entità, il Regolamento Europeo Droni
          verrà  pubblicato  sulla  Gazzetta  Ufficiale  Europea  entro  giugno,  in  vigore  a
          distanza  di  venti  giorni.  Le  norme  diventeranno  applicabili  in  tutti  gli  Stati
          membri dopo un anno esatto.
               Intanto anche la NASA si è posta il problema di come gestire il sempre
          crescente traffico aereo dei droni, sia commerciali sia di consegna, sulle aeree
          urbane  densamente  popolate.  Con  il  suo  progetto  quadriennale  UTM
          (Unmanned Aircraft Systems Traffic Management) sta cercando di sviluppare tecno-
          logie adatte allo scopo.
               Il progetto è entrato nella fase finale, la più delicata. Per le dimostrazioni
          tecniche delle soluzioni sviluppate collaborerà - come ha reso noto a febbraio
          in  un  comunicato  stampa   pubblicato  sul  sito  -  con  il  Nevada  Institute  for
                                    (8)
          Autonomous  Systems  di  Las  Vegas  e  il  Lone  Star  UAS  Center  for  Excellence  &
          Innovation di Corpus Christi, in Texas. Le dimostrazioni si svolgeranno tra marzo
          e giugno prossimo a Reno, nel Nevada, e da luglio ad agosto a Corpus Christi.

          (6)  https://www.easa.europa.eu/easa-and-you/civil-drones-rpas
          (7)  https://www.easa.europa.eu/newsroom-and-events/news/one-step-closer-harmonised-
               rules-safe-drones-operation-europe
          (8)  https://www.nasa.gov/press-release/nasa-tests-urban-drone-traffic-management-in-neva-
               da-texas

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