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L’USO DI DRONI ARMATI E COME CONTRASTARE LA MINACCIA
La compagnia ha mostrato un modello del drone Airpower Teaming System
all’Australian International Airshow di Melbourne che si è tenuto a fine febbraio.
Il primo volo del drone è previsto per il 2020.
Costruire i droni in Australia e venderli all’estero sarebbe in linea con la
Defense Export Strategy di Canberra, un piano decennale introdotto un anno fa e
volto a fare dell’Australia uno dei primi dieci fornitori di sistemi per la difesa al
mondo, costruendo allo stesso tempo una base di produzione nazionale.
Israele ha invece da poco messo a punto il nuovo Mini Harpy : il drone
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armato in grado di riconoscere i radar nemici e distruggerli. Il sistema è stato
progettato per fornire agli operatori il massimo controllo, infatti il drone è in
grado di bloccarsi in attesa che l’obiettivo venga visualizzato e trasmettere il
video corrispondente all’operatore. Il drone può essere lanciato sia da terra sia
dal mare, e pure dagli elicotteri. Alimentato elettricamente, può viaggiare tran-
quillamente fino a cento chilometri per un massimo di due ore. Il Mini Harpy,
mostrato per la prima volta da Israele a febbraio alla Aero India Exhibition a
Bangalore (India), pesa quarantacinque chilogrammi e può trasportare una cari-
ca sagomata di circa otto chilogrammi.
Mini Harpy, il drone israeliano. Credit IAI
Gli inglesi stanno lavorando sul Taranis, che è in grado di svolgere in auto-
nomia compiti di sorveglianza, monitorare potenziali bersagli, raccogliere infor-
mazioni e colpire in territorio nemico.
(5) https://www.youtube.com/watch?v=cBmhJ-jrzrc
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