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ATTUALITÀ E INFORMAZIONI




               Il Saeqeh-2 è uno dei numerosi sistemi a pilotaggio remoto che l’Iran ha
          mostrato durante l’expo Eqtedar 40, inaugurata a Teheran il 30 gennaio scorso.
          Si  tratta  dell’ultima  versione  del  drone  da  ricognizione  e  combattimento  a
          medio raggio della classe Simorgh, che è la versione iraniana del drone statuni-
          tense  RQ-170  Sentinel.  In  base  alle  scarsissime  info  ufficiali  disponibili  il
          Sentinel non è armato. Teheran sostiene di essere riuscita a decodificare la tec-
          nologia del drone della Cia che secondo la Repubblica islamica sarebbe stato
          catturato nel dicembre del 2011. Il Saeqeh, ultimo drone della classe Simorgh,
          è in grado di colpire simultaneamente fino a quattro bersagli con bombe intel-
          ligenti e con millimetrica capacità. Saeqeh-2 dovrebbe avere la capacità di tra-
          sportare i sistemi d’arma in stiva cosi da non inficiare il profilo a bassa osserva-
          bilità. In base alle foto diramate, è dubbia la capacità di trasportare internamen-
          te un qualche tipo di munizione. Secondo i media iraniani, il Saegheh-2 può tra-
          sportare quattro bombe a guida laser ed è stato utilizzato contro gli estremisti
          sunniti in Siria.
               Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan a gennaio ad Antalya ha annun-
          ciato che la Turchia produrrà un maggior numero di droni nei prossimi mesi e
          saranno un esempio per il mondo. “Avremo dei prototipi all’avanguardia - ha
          detto Erdogan - che non avranno nemmeno bisogno di equipaggio. Si tratta di
          velivoli armati e di sorveglianza che saranno molto utili al Paese”. All’inizio del
          2019 il governo turco ha raggiunto un accordo con l’Ucraina per la fornitura
          dei cosiddetti Bayraktar Tbs, cioè droni da combattimento, che possono essere
          equipaggiati con missili capaci di distruggere veicoli corazzati, bersagli navali o
          strutture fortificate.
               Il Srg-A1 prodotto da Samsung non è un drone, ma un robot sentinella
          dotato di mitragliatrice utilizzato dalla Corea del Sud nei quattro chilometri di
          zona demilitarizzata che la divide dalla Corea del Nord. All’origine il sistema
          poteva individuare e fare fuoco autonomamente sui potenziali nemici. Dopo
          numerose  proteste  della  società  civile  è  stato  deciso  che  prima  di  colpire,  il
          robot deve ricevere un esplicito comando umano.
               L’americana  Raytheon  e  l’israeliana  UVision  stanno  collaborando  per
          modificare il drone Hero-30, costituito da un tubo che all’interno contiene un
          piccolo aereo, il drone vero e proprio, azionato e comandato completamente da
          un solo uomo. La versione modificata di Hero-30 lo trasformerà in un piccolo
          e letale missile terra aria. La versione originale del drone Hero-30 ha un peso di
          tre chilogrammi circa con un range operativo che varia dai cinque ai quaranta
          chilometri, con una autonomia di volo di trenta minuti e azionato da un motore
          elettrico posteriore, lanciato con una speciale catapulta a forma di tubo.

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