Page 254 - Rassegna 2019-1
P. 254

ATTUALITÀ E INFORMAZIONI




          consiste nel bloccare i segnali radio del dispositivo, facendolo tornare al punto
          di origine o cadere al suolo.
               I sistemi counter-drone sono divisi in due aree principali: sistemi di rileva-
          mento e tracciamento; sistemi di interdizione.
               Il primo settore include sensori radar, a radiofrequenza (RF), elettro-ottici
          (EO), infrarossi (IR), acustici e combinati.
               L’interdizione  comprende  l’intercettazione  di  radiofrequenze  (RF)  e
          GNSS (Global Navigation Satellite System, che include GPS), spoofing, laser, reti
          fisiche per intrappolare il bersaglio, proiettili, impulsi elettromagnetici (EMP),
          proiettori d’acqua, droni “suicidi” e combinazioni di tali dispositivi.
               In qualunque caso non esistono metodi di rilevamento perfetti. I sistemi
          counter UAV, che utilizzano dati combinati provenienti da diversi sensori, devo-
          no anche essere in grado di distinguere tra droni legali e ostili, alleati e nemici,
          cosa che oggi nessun sistema che conosciamo può fare. È in questa fase che un
          operatore umano deve intervenire per fare ciò che spesso è una valutazione in
          una frazione di secondo. Anche i metodi di interdizione hanno tutti risultati
          potenzialmente negativi, dall’essere bloccati da contromisure di guerra elettro-
          nica alla caduta su Forze civili o amiche.
               Il  mercato  dei  sistemi  counter-drone  dovrà  rispondere  costantemente  ai
          nuovi progressi in campo tecnologico. Di fronte all’enorme diffusione dei veli-
          voli senza pilota, i sistemi di counter-drone dovranno essere estremamente flessi-
          bili per rilevare e neutralizzare una crescente molteplicità di target, che vanno dai
          grandi velivoli in grado di trasportare carichi utili pesanti, fino ai micro droni di
          sorveglianza a bassa quota che potrebbero pesare solo pochi grammi.
               A volte le tecnologie UAV si evolvono così rapidamente che i sistemi anti-
          UAV non riescono a tenere il passo.
               La società britannica OpenWorks ha sviluppato SkyWall 100, una sorta di
          lanciarazzi a spalla che spara una rete per intrappolare i droni e abbatterli. Se il
          drone viene colpito, si apre un paracadute che lo porta intatto a terra. Se, invece,
          il colpo va a vuoto, il paracadute riporta a terra il proiettile che può essere riu-
          tilizzato. Il peso totale del sistema è di dieci chilogrammi e può essere ricaricato
          in otto secondi.
               L’azienda  olandese  Delft  Dynamics  ha  sviluppato  DroneCatcher,  essenzial-
          mente un drone di grandi dimensioni in grado di tracciare, afferrare e catturare
          droni più piccoli. Entrambe le soluzioni sono inefficaci, soprattutto uno sciame
          di droni armati.
               Un Paese innovatore nei sistemi antidrone è Israele.
               Il suo sistema radar noto come Drone Dome, operativo dal 2011, è in grado

          252
   249   250   251   252   253   254   255   256   257   258   259