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ATTUALITÀ E INFORMAZIONI
consiste nel bloccare i segnali radio del dispositivo, facendolo tornare al punto
di origine o cadere al suolo.
I sistemi counter-drone sono divisi in due aree principali: sistemi di rileva-
mento e tracciamento; sistemi di interdizione.
Il primo settore include sensori radar, a radiofrequenza (RF), elettro-ottici
(EO), infrarossi (IR), acustici e combinati.
L’interdizione comprende l’intercettazione di radiofrequenze (RF) e
GNSS (Global Navigation Satellite System, che include GPS), spoofing, laser, reti
fisiche per intrappolare il bersaglio, proiettili, impulsi elettromagnetici (EMP),
proiettori d’acqua, droni “suicidi” e combinazioni di tali dispositivi.
In qualunque caso non esistono metodi di rilevamento perfetti. I sistemi
counter UAV, che utilizzano dati combinati provenienti da diversi sensori, devo-
no anche essere in grado di distinguere tra droni legali e ostili, alleati e nemici,
cosa che oggi nessun sistema che conosciamo può fare. È in questa fase che un
operatore umano deve intervenire per fare ciò che spesso è una valutazione in
una frazione di secondo. Anche i metodi di interdizione hanno tutti risultati
potenzialmente negativi, dall’essere bloccati da contromisure di guerra elettro-
nica alla caduta su Forze civili o amiche.
Il mercato dei sistemi counter-drone dovrà rispondere costantemente ai
nuovi progressi in campo tecnologico. Di fronte all’enorme diffusione dei veli-
voli senza pilota, i sistemi di counter-drone dovranno essere estremamente flessi-
bili per rilevare e neutralizzare una crescente molteplicità di target, che vanno dai
grandi velivoli in grado di trasportare carichi utili pesanti, fino ai micro droni di
sorveglianza a bassa quota che potrebbero pesare solo pochi grammi.
A volte le tecnologie UAV si evolvono così rapidamente che i sistemi anti-
UAV non riescono a tenere il passo.
La società britannica OpenWorks ha sviluppato SkyWall 100, una sorta di
lanciarazzi a spalla che spara una rete per intrappolare i droni e abbatterli. Se il
drone viene colpito, si apre un paracadute che lo porta intatto a terra. Se, invece,
il colpo va a vuoto, il paracadute riporta a terra il proiettile che può essere riu-
tilizzato. Il peso totale del sistema è di dieci chilogrammi e può essere ricaricato
in otto secondi.
L’azienda olandese Delft Dynamics ha sviluppato DroneCatcher, essenzial-
mente un drone di grandi dimensioni in grado di tracciare, afferrare e catturare
droni più piccoli. Entrambe le soluzioni sono inefficaci, soprattutto uno sciame
di droni armati.
Un Paese innovatore nei sistemi antidrone è Israele.
Il suo sistema radar noto come Drone Dome, operativo dal 2011, è in grado
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