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ATTUALITÀ E INFORMAZIONI




               Vi tenevano lezione sia veterani della sicurezza dello Stato che esperti di
          fama, offriva anche corsi serali e per corrispondenza e presto fu affiancato da
          un percorso di aspirantura e doktorantura (corrispondenti, nel sistema sovietico
          e russo, al dottorato di ricerca). Inoltre Andropov insistette per avviare corsi di
          perfezionamento di un anno per gli ufficiali che, oltre nella sede centrale di
          Mosca,  furono  avviati  anche  a  Leningrado,  Minsk,  Kiev,  Tbilisi,  Taškent,
          Sverdlovsk e Novosibirsk. Fino al 1958 detti corsi, per quanto con programmi
          parzialmente  differenti,  erano  già  stati  attivi.  Erano  stati  Šelepin  prima  e
          Semičastnyj poi, a operare in questo senso un taglio radicale, col risultato che,
          alla fine degli anni Sessanta, per sopperire alle esigenze del servizio era neces-
          sario reclutare studenti degli istituti civili, che nulla sapevano del lavoro in una
          struttura come il Comitato per la sicurezza dello Stato.
               Le novità introdotte riguardarono non solo l’organizzazione accademica, ma
          anche aspetti logistici. In molti casi, infatti, i luoghi di formazione del personale del
          KGB erano in sedi vecchie e, talvolta, fatiscenti, in zone fuori mano e molto spesso
          ricavate alla meglio all’interno di edifici appartenenti o appartenuti ad altri enti, da
          sedi di partito a caserme o addirittura stazioni della milizia o dei vigili del fuoco.
          Problemi simili riguardavano gli ambienti, sia di lavoro sia di alloggio, delle guardie
          di  frontiera,  soprattutto  nei  distretti  nordoccidentali  e  nell’Estremo  Oriente.
          Andropov prese molto sul serio la questione e giunse a creare veri e propri distac-
          camenti edili per ovviare al problema. Tra le nuove costruzioni vi furono anche cli-
          niche  equipaggiate  con  apparecchiature  mediche  appositamente  acquistate  in
          Germania  Ovest,  sanatori  e  complessi  residenziali  per  soggiorni  di  vacanza,
          soprattutto nelle località turistiche del Mar Nero e del Caucaso.
               Il tema della preparazione dei quadri non si esauriva, però, con i corsi di
          formazione.  Leggendo  i  rapporti  degli  agenti  all’estero,  Jurij  Vladimirovič
          lamentò l’insufficienza delle informazioni che giungevano dai paesi socialisti
          (nei quali ufficialmente era vietato condurre operazioni di spionaggio). Dati i
          suoi trascorsi diplomatici e al Comitato Centrale, era peraltro comprensibile che
          nutrisse particolare interesse per quest’area e giudicasse insufficienti le comuni-
          cazioni che arrivavano attraverso il ministero degli Esteri.
               Ma anche per il mondo capitalista Andropov non era soddisfatto, notando
          come gli enti scientifici coinvolti nella definizione delle linee di politica estera
          (gli istituti di scienze sociali e umane dell’Accademia delle Scienze e le università
          erano chiamati a svolgere ricerche per conto del governo e del partito), doves-
          sero per lo più fondarsi su fonti occidentali, formulando così valutazioni secon-
          do chiavi di lettura non sovietiche, con ovvie conseguenze negative per l’attività
          del CC e del Politbjuro a questo riguardo.

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