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IL FILO DELLA LUBJANKA



                  Queste deficienze furono esposte subito ad
             Aleksandr Michajlovič Sacharovskij - alla testa del
             PGU dal 1956 al 1971 - il quale, condividendo i
             rilievi  del  suo  superiore,  gli  confessò  che  dopo
             l’arresto di Berija erano stati liquidati molti fun-
             zionari  esperti,  aprendo  una  falla  che  non  era
             stata ancora colmata. Quindi venne presa la deci-
             sione  di  costituire  presso  il  Primo  Direttorato
             Centrale nuovi uffici, a cominciare da un istituto
             di analisi.
                  Anche con riferimento all’attività di contro-
             spionaggio Andropov nutriva non poche riserve
             e raccomandò di passare ad un approccio più atti-   Aleksandr Michajlovič
             vo,  soprattutto  nei  luoghi  sensibili,  ossia  dove   Sacharovskij
             venivano custoditi segreti di Stato o dove si tro-       (Fonte: Wikipedia)
             vavano scienziati, ricercatori e altre persone inte-
             ressanti per l’avversario, che poteva tentare di reclutarle. Citò anche la sua espe-
             rienza in guerra, concludendo che il controspionaggio non doveva semplice-
             mente essere il fanalino di coda dei servizi segreti avversari (plestis’ v chvoste u raz-
             vedki protivnika) . Per questo era necessario addestrare gli agenti, fornire loro
                           (24)
             una preparazione di ampio spettro, comprensiva di cultura generale, sociologia,
             istruzione politica e fondamentali conoscenze tecniche. In certo senso questo
             rappresentava la summa della preparazione del čekista andropoviano.
                  Il costante perfezionamento della formazione rimase un punto fisso nel-
             l’agenda di Andropov fino agli ultimi giorni del suo mandato alla Lubjanka. È
             interessante citare un brano del discorso che tenne il 1° settembre 1981 al per-
             sonale della Scuola:
                  “Sarebbe giusto a questo punto, appoggiandosi sulla grande esperienza e le buoni tra-
             dizioni della scuola, pensare a come elevare il livello del lavoro scientifico, di studio e di for-
             mazione affinché gli allievi della scuola, tanto dal punto di vista professionale, quanto da
             quello morale e politico, rispondano a pieno alle crescenti richieste poste ai čekisti dallo svilup-
             po della società sovietica e dall’inasprirsi della lotta con l’avversario (…). Gli allievi debbono
             trarre dalla scuola l’insieme delle necessarie conoscenze. Ma questo è soltanto un aspetto della
             questione. Le sole conoscenze nozionistiche non sono sufficienti. Semplicemente leggere i libri,
             seguire le lezioni e, attraverso queste, apprendere l’esperienza dei čekisti della generazione più
             anziana è troppo poco.

             (24)  Così in N. V. GUBERNATOROV, Obnovlenie i podgotovka kadrov organov KGB pri Ju.V. Andropove,
                  in A. G. SIDORENKO (a cura di), Andropov, Artstil’-Poligrafija, Moskva, 2011, pagg. 205 ss.

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