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ATTUALITÀ E INFORMAZIONI
di agenti di servizi segreti stranieri o di altri elementi nemici; controspionaggio
all’interno di impianti speciali, soprattutto importanti infrastrutture industriali e
di trasporto; controllo delle frontiere dell’Unione Sovietica; protezione dei diri-
genti del partito e del governo; organizzazione e garanzia delle comunicazioni
governative; organizzazione del lavoro di controspionaggio radio e registrazio-
ne dei dati necessari sulle radiostazioni governative operanti sul territorio nazio-
nale; elaborazione dei piani di mobilitazione per il dispiegamento degli organi
della sicurezza dello Stato e i reparti armati del Comitato e l’esecuzione di ogni
altro incarico del CC del PCUS e del governo dell’URSS.
La seconda parte del secondo capo enumerava le prerogative del KGB
nell’espletamento delle sue funzioni. In particolare il Comitato poteva condur-
re attività di spionaggio e stabilire alloggi clandestini per il lavoro degli agenti;
effettuare, nell’ambito della legislazione vigente, perquisizioni, fermi e arresti
di persone colte nel corso, o sospettate, di attività criminale; condurre indagini
relative a delitti contro lo Stato, con successivo trasferimento degli atti all’au-
torità giudiziaria; porre in essere operazioni speciali per lo smascheramento o
l’intercettazione di attività criminali di agenti di servizi segreti stranieri ed ele-
menti antisovietici; in caso di necessità e in accordo con il capo della milizia,
disporre di unità della milizia per garantire lo svolgimento dei compiti degli
organi della sicurezza dello Stato; schedare delinquenti contro lo Stato e per-
sone sospettate di appartenenza a servizi segreti stranieri, di partecipazione ad
organizzazioni antisovietiche o altre attività ostili; verificare il servizio di
decrittazione e i registri segreti di ministeri e dicasteri, nonché degli enti ad essi
subordinati; stabilire controlli su persone che per ragioni professionali, sono
collegate con la custodia di segreti di Stato o militari o anche in viaggio all’este-
ro o provenienti dall’estero in Unione Sovietica; rimettere al controllo della
procura le indagini su reati commessi da ufficiali o sottufficiali del KGB; edi-
tare opere letterarie, testi e materiale scientifico relativo alle competenze del
Comitato.
Il capo terzo regolamentava il Collegio del KGB, un organo assembleare
riunito presso il Presidente del Comitato e composto dai vicepresidenti e da
un certo numero di funzionari dirigenti. Tutti i membri dovevano essere con-
fermati dal CC e dal Consiglio dei Ministri dell’URSS, di fronte ai quali il
Collegio era responsabile circa il corretto e tempestivo svolgimento delle que-
stioni riguardanti l’attività degli organi e delle truppe della sicurezza dello
Stato. Fra le sue competenze c’era soprattutto la gestione del personale, oltre
agli avanzamenti di carriera fino ai gradi più alti e il conferimento di decora-
zioni e onorificenze.
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