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ART. 634 PROGRAMMAZIONE DEI RECLUTAMENTI



               aspetto si osserva che la norma originaria, relativamente agli obblighi di pro-
               grammazione triennale del fabbisogno, era stata ritenuta sicuramente appli-
               cabile al reclutamento dei militari dell’Arma dei carabinieri da sempre assunti
               in  servizio  su  base  volontaria;  rimanendo  ferme  le  differenti  disposizioni
               organizzative e contabili, anche di carattere transitorio, relative alla trasfor-
               mazione in senso professionale dello strumento militare, ora refluite negli
               artt. 790 ss. e 2207 ss., c.m. Il principio della programmazione del fabbiso-
               gno di personale pubblico (e dell’autorizzazione preventiva sulle assunzioni),
               si afferma con carattere di generalità nella prima metà degli anni Novanta del
               secolo scorso, per fronteggiare l’incremento incontrollato della relativa spesa
               pubblica (cfr. art. 6, d.lgs. 3 febbraio 1993 n. 29, ora art. 6, t.u.p.i., approvato
               dal d.lgs. 30 marzo 2001 n. 165 che ha fatto salve le peculiari disposizioni
               vigenti per le Forze armate) .
                                         (46)
               Successivamente, l’art. 39, l. n. 449/1997, ha sancito, per tutte le amministra-
               zioni pubbliche, il carattere triennale della programmazione accentuando i
               meccanismi  di  controllo,  da  parte  dell’amministrazione  finanziaria,  sulla
               determinazione degli organici e sulle assunzioni; tale norma è stata ritenuta
               espressiva di un principio generale della finanza pubblica, attuativo di valori
               costituzionali e comunitari, quali il buon andamento dell’azione amministra-
               tiva (art. 97 Cost.), la copertura finanziaria delle spese (art. 81 Cost.), la sana
               finanza pubblica (art. 119 FUE); essa si traduce in una attività organizzatoria
               indefettibile e propedeutica all’indizione delle procedure concorsuali finaliz-
               zate all’assunzione di personale pubblico .
                                                     (47)
               Non si è mancato di rilevare che alle su esposte generali esigenze di raziona-
               lizzazione  e  contenimento  della  spesa  per  la  provvista  del  personale  alle
               dipendenze delle pubbliche amministrazioni, si aggiungono, nel settore della
               difesa militare, ulteriori specifici obbiettivi :
                                                       (48)
               -  anche in tempo di pace le operazioni di reclutamento sono attuate secon-
                  do una precisa pianificazione;
               -  la programmazione si snoda lungo un binario segnato, da un lato, dal
                  modello di difesa (plasmato sul contesto internazionale), all’interno del
                  quale sono chiamate ad operare le Forze armate49, dall’altro dalle impe-
                  riose esigenze di risanamento finanziario e dalle regole della sana finanza
             (46)  A. POZZI, I concorsi nel pubblico impiego, Milano, 2002, 16 ss.
             (47)  Corte cost., 22 marzo 2000 n. 75, in FORO IT., 2000, I, 2134, relativa al personale degli enti
                  locali; in dottrina, nel senso che quello della programmazione delle assunzioni di personale
                  pubblico assurga al rango di principio generale di settore, L. BUSICO, in Il manuale del pubblico
                  impiego privatizzato, (a cura di V. TENORE), Roma, 2011, 114.
             (48)  V. POLI, Reclutamento, cit., 25 ss.; A. POZZI, I concorsi, cit., 17.
             (49)  Dalla fine degli anni Novanta il comparto difesa è stato interessato da un processo di tra-
                  sformazione che ha portato alla riduzione quantitativa delle Forze armate attraverso una con-
                  trazione  significativa  del  personale  (a  partire  dagli  ufficiali),  mercé  l’introduzione  di  una
                  forma di alimentazione per la truppa alternativa alla leva ed improntata su criteri professio-
                  nali (prima a composizione mista e poi, dal 2005 a composizione integralmente volontaria);
                  la professionalizzazione delle Forze armate rende possibile affidare taluni compiti tradizio-
                  nalmente assolti da personale a lunga ferma (e quindi ancora assolti dai marescialli) al perso-
                  nale volontari in s.p.e. o ai sergenti (che continueranno a provenire dai volontari in s.p.e.); sul
                  punto v. La difesa, Libro bianco, 2002, 238 ss.

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