Page 83 - Rassegna 2018-4
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STUDI
GIURIDICO-PROFESSIONALI
Tutela ambientale nelle
operazioni di dragaggio
Sottotenente
Walter RICCITELLI in ambito portuale (*)
Comandante di Sezione del Nucleo Investigativo
del Reparto Operativo del Comando Provinciale
Carabinieri di Bari
SOMMARIO: 1. Il fatto reato. - 2. Riferimenti normativi. - 3. Prescrizioni di legge in merito
ai dragaggi nelle aree portuali. - 4. La condotta delittuosa. - 5. Risultanze delle
indagini. - 6. Considerazioni della Corte di Cassazione. - 7. La decisione della
Corte. - 8. Considerazioni di carattere ambientale nella tutela dell’ambiente
marino costiero. - 9. Ulteriori sviluppi legislativi.
1. Il fatto reato
Tra il 2014 e il 2015, nell’ambito delle attività di bonifica ambientale di una
porzione del porto di La Spezia, la Capitaneria di Porto e il personale del
disciolto Corpo Forestale dello Stato hanno proceduto al sequestro di un can-
tiere di ottantacinquemila metri quadrati tra i moli denominati “Garibaldi” e
“Fornelli”e le relative acque antistanti, su ordine della locale Procura della
Repubblica presso il Tribunale. Il personale in uniforme, a seguito delle attività
di polizia amministrativa e polizia giudiziaria a loro demandate sul demanio
marittimo, ha constatato che la Ditta aggiudicatrice non rispettava le prescrizio-
ni di legge in merito alla mitigazione del rischio derivante dalle sue attività, dra-
gando i fondali senza le opportune strutture che evitano la diffusione in acqua
dei residui di dragaggio.
L’ARPAL (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente Ligure),
interessata opportunamente, ha riscontrato la presenza in sospensione di metal-
li pesanti e di idrocarburi aromatici, accompagnata da un intorbidimento delle
acque interne del porto.
(*) Articolo sottoposto a referaggio anonimo.
Esegesi della sentenza n. 46170 del 3 novembre 2016 della Corte di Cassazione - Terza
Sezione penale e considerazioni in merito alla conservazione dell’ambiente marino costiero.
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