Page 86 - Rassegna 2018-4
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STUDI GIURIDICO-PROFESSIONALI




                  - il Corpo delle Capitanerie di Porto;
                  - l’ex Corpo Forestale dello Stato per le verifiche amministrative e penali
             sul demanio marittimo.
                  Le investigazioni di tipo tradizionale hanno permesso, inoltre, di racco-
             gliere la testimonianza di una persona informata sui fatti, la quale ha riferito che
             la Ditta era stata preavvisata dall’ARPAL degli imminenti controlli, e per questo
             essa aveva fermato il cantiere al fine di diminuire i sedimenti in sospensione, in
             modo da tornare entro i limiti di legge.
                  Ne deriva la dolosità delle azioni intraprese dai responsabili, per ricavare il
             massimo profitto dall’appalto, senza curarsi dello scopo delle opere, ovvero la
             bonifica di quel tratto di acque interne.



             5. Risultanze delle indagini
                  In conseguenza delle attività delittuose sopra descritte, gli Enti hanno inte-
             so, ognuno per la parte di competenza, fornire il proprio apporto alle indagini:
                  - Capitaneria di Porto e Corpo Forestale dello Stato hanno evidenziato
             che:
                  •  le acque antistanti il cantiere risultavano eccessivamente torbide;
                  •  non erano state rispettate le norme di mitigazione del rischio ambienta-
             le, con l’installazione di opportune paratie sia nell’area interessata dal dragaggio,
             sia in un’area più ampia che funge da cuscinetto;
                  •  vi era stata una moria di mitili nel vicino stabulario, situato non lontano
             dallo sbocco del porto;
                  - l’ARPAL ha certificato la:
                  •  torbidità eccessiva delle acque, sintomo di un eccesso di sedimenti in
             sospensione, ben oltre i limiti di legge, all’interno del porto;
                  •  presenza di metalli pesanti e di idrocarburi aromatici, che la bonifica
             intendeva  eliminare,  congiuntamente  ai  sedimenti  accumulatisi  nel  corso  del
             tempo;
                  •  moria dei mitili del vicino stabulario era stata dovuta all’eccessiva torbi-
             dizzazione delle acque in uscita dal porto.



             6. Considerazioni della Corte di Cassazione
                  La sentenza n. 46710 del 3 novembre 2016, è importante perché è una
             delle  prime  che  riguarda  l’applicazione  della  Legge  68/2015  “Delitti  contro
             l’ambiente”. In essa la Corte ha inteso descrivere compiutamente qual è il suo


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