Page 206 - Rassegna 2018-4
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ATTUALITÀ E INFORMAZIONI




             congratularsi personalmente con gli uomini che avevano eseguito l’operazione,
             la stampa nazionale ed estera ne parlò. Questo episodio ebbe un’importanza
             ancora maggiore nel Gruppo, che aveva sperimentato nei fatti la validità della
             propria preparazione. Trani non è stata la sola operazione condotta dal Gruppo
             in un carcere, poiché fu chiamato a intervenire anche a Porto Azzurro, nell’ago-
             sto 1987. Sei pericolosi detenuti si erano asserragliati al quarto piano nell’infer-
             meria: avevano trenta ostaggi, tra i quali il direttore dell’istituto di pena. I sei
             erano tutti assassini: uno, Mario Tuti, aveva ucciso perfino in prigione, un altro,
             Mario Rossi era un “gangster” che nel suo curriculum vantava anche il rapimento
             di una bambina di dieci anni, un terzo, Mario Tolu, era chiamato “su macellaiu”
             per la sua ferocia, e anche gli altri tre erano degli omicidi. I rivoltosi avevano due
             pistole e la possibilità di usare altre armi improprie, come le bombole di ossigeno
             per gli infermi, che avevano trasformato in bombe per minare i locali occupati.

































                  Il GIS venne mobilitato, come pure il NOCS (Nucleo Operativo Centrale
             di Sicurezza) della Polizia di Stato. Cominciò un assedio che sarebbe durato
             sette giorni, nei primi quattro dei quali i rivoltosi legarono a turno due ostaggi
             alle grate di una finestra dell’infermeria, cospargendoli di alcol, con la minaccia
             di dar loro fuoco se la richiesta di un elicottero per fuggire non fosse stata
             accolta.

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