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40° ANNIVERSARIO DI FONDAZIONE DEL
                              GRUPPO INTERVENTO SPECIALE CARABINIERI (GIS)



                    Il mercantile, tenendosi al limite delle acque internazionali, trasbordava a
               imbarcazioni minori stupefacenti diretti a scali italiani, francesi e spagnoli. Il
               Dimitrios navigava nel Tirreno meridionale ed era previsto intendesse sbarcare
               la droga a Fiumicino, dove era stata già prevista una idonea accoglienza. La
               richiesta del Nucleo Operativo di Roma assegnava al GIS il compito di arrem-
               bare la nave e di catturare l’equipaggio. Otto uomini partirono subito dall’aero-
               porto  di  Pisa  e  alle  2:45  del  18  dicembre  erano  all’aeroporto  napoletano  di
               Capodichino. Alle 7:30 venne l’ordine di attacco. Raccolti da un elicottero AB
               412, gli otto operatori si portarono a Vibo Valentia, nella previsione di eseguire
               l’assalto nello Stretto di Messina, ad attraversare il quale pareva diretto il mer-
               cantile. La nave, però, non imboccò lo Stretto e si diresse verso le isole Eolie,
               nelle acque territoriali italiane a settentrione delle coste siciliane. Alle 16:30
               l’elicottero si diresse verso il Dimitrios e lo raggiunse in prossimità dell’isola di
               Alicudi. Malgrado l’imprevisto di un finestrino perduto durante la discesa con
               conseguente sbilanciamento dell’elicottero, gli otto scivolarono lungo la fast
               rope e in pochi secondi furono sulla nave, dove non ebbero difficoltà ad amma-
               nettare i marinai dell’equipaggio, terrorizzati dall’arrivo di quegli uomini armati
               e con il viso nascosto dal mephisto. L’arrivo di una corvetta della Marina e di
               motovedette dell’Arma con a bordo Carabinieri del Nucleo di Roma comple-
               tarono l’operazione.
                    Il mercantile con a  bordo dodici tonnellate di droga, venne diretto al
               porto di Palermo da un equipaggio suppletivo. Undici mesi dopo, in un porto
               calabrese, si svolse una nuova operazione su un’imbarcazione che la Guardia di
               Finanza teneva d’occhio: riguardava il peschereccio Tiride, sospettato di tra-
               sportare sostanze stupefacenti. Il 2 novembre il battello attraccò in un portic-
               ciolo del crotonese e il distaccamento operativo eliportato del GIS dislocato a
               Vibo Valentia intervenne scendendo sulla banchina. Bloccati i presenti sorpresi
               a trasbordare la droga su mezzi terrestri, l’operazione fruttò il sequestro di tre
               tonnellate di hascisc.
                    In relazione a qualche caso particolare e agli impegni assunti dal Paese
               all’estero, il GIS ha operato anche oltre frontiera.
                    Uno di questi è stata la missione compiuta a Tripoli per catturare i respon-
               sabili dell’attentato di Lockerbie, che il 21 dicembre 1988 causò l’esplosione, sui
               cieli della Scozia, di un volo Panamerican e la morte di duecentosettanta perso-
               ne. Fu l’ONU a scegliere il GIS per quel delicato incarico, che si concluse con
               la consegna dei terroristi al Tribunale dell’Aja. Meno tranquilla fu la cattura di
               Dezko Vladic (operazione Chimera), che a Bilegia (ex Jugoslavia) scatenò un
               conflitto a fuoco: ferito e catturato, finì dinanzi allo stesso Tribunale.


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