Page 202 - Rassegna 2018-4
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ATTUALITÀ E INFORMAZIONI




                             Il Gruppo Intervento Speciale Carabinieri
                                       Professore Mariano Gabriele


                  Negli anni Settanta, per contrastare situazioni di emergenza connesse con
             le azioni di terrorismo e di guerriglia, alcuni Paesi europei si affidarono a reparti
             specializzati dell’Esercito, della Marina o dell’Aeronautica.
                  Per motivi analoghi, anche in Italia, dinanzi a fenomeni eversivi dell’ordine
             pubblico, il ministro dell’Interno, Francesco Cossiga, volle poter contare su un
             Corpo speciale particolarmente addestrato .
                                                      (1)
                  Cossiga si orientò verso l’Arma dei Carabinieri.
                  In  una  assolata  mattina  del  maggio  1977,  cinque  Carabinieri  del  1°
             Battaglione  Paracadutisti  “Tuscania”  furono  chiamati  nell’ufficio  del
             Comandante per adempiere ad un compito arduo: creare un reparto completa-
             mente nuovo, altamente specializzato.
                  Successivamente si aggiunsero altri trentasei componenti del futuro orga-
             nico ai quali seguirono, con la cooperazione di tutti i “soci fondatori”, ulteriori
             chiamate per costituire il nuovo reparto, formato esclusivamente da volontari.
             Il 6 febbraio 1978, nacque così il Gruppo Intervento Speciale (GIS).
                  Subito furono studiate le esperienze straniere - britanniche e tedesche - e
             iniziò un addestramento tous azimouts, che in parte andava inventato e che, una
             volta avviato il Gruppo, si avvalse anche di esperienze israeliane e americane.
                  Il periodo dell’addestramento viene utilizzato anche per creare tra i com-
             ponenti del GIS un livello eccezionale di sintonia, che al momento dell’azione
             contribuirà a rendere efficaci al massimo grado gli interventi.
                  Il Reparto dispone di un Posto Comando Mobile perfettamente attrezza-
             to, di mezzi speciali d’assalto dotati di piattaforme mobili e di scale estensibili,
             di battelli operativi “Zodiac” con motori fuoribordo che garantiscono in mare
             velocità superiori ai sessanta nodi.



             (1)   Ed  emergenza  era,  nel  nostro  e  in  altri  Paesi.  In  Italia  si  era  avuta  l’attentato  di  piazza
                  Fontana nel dicembre 1969, cui era seguito quello del treno Italicus nell’agosto 1970 e di
                  piazza  della  Loggia  a  Brescia  nel;  nel  dicembre  1973  terroristi  palestinesi  di  “Settembre
                  Nero” avevano colpito l’aeroporto di Fiumicino. Ma tutta l’Europa era coinvolta: negli anni
                  Settanta, l’IRA nel Regno Unito e l’ETA in Spagna dettero il via ad una serie di attentati san-
                  guinosi, mentre in Germania, dove era attiva anche la Rote Armee Fraction, terroristi pale-
                  stinesi avevano catturato e assassinato atleti israeliani nel settembre 1972 durante i giochi
                  olimpici a Monaco di Baviera; nella pacifica Svizzera venne attaccato un aereo nel febbraio
                  1970, e lo stesso accadde nella Repubblica Ceca e in Grecia, rispettivamente nel gennaio
                  1972 e nel settembre 1974. Ma in Italia era il clima generale ad essere particolarmente nega-
                  tivo, dalla rivolta di Reggio Calabria nel 1970, al rapimento del magistrato Mario Sossi del
                  1974 e alla esplosione di violenza che contrassegnò l’anno 1977.
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