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COMMENTARIO AL CODICE DELL'ORDINAMENTO MILITARE
i) generale di corpo d’armata: tenente generale per l’Arma dei trasporti e dei
materiali e i corpi logistici dell’Esercito italiano; ammiraglio di squadra
e ammiraglio ispettore capo per la Marina militare; generale di squadra
aerea, generale di squadra e generale ispettore capo per l’Aeronautica
militare ;
(46)
l) generale: ammiraglio per la Marina militare.
[2. Gli ufficiali dal grado di sottotenente a quello di capitano e corrispon-
denti sono ufficiali inferiori. I sottotenenti e i tenenti e gradi corrispondenti
sono ufficiali subalterni ].
(46)
[3. Gli ufficiali dal grado di maggiore a quello di colonnello e corrispon-
denti sono ufficiali superiori ].
(46)
I. L’art. 628 c.m. disciplina ora la successione e la corrispondenza dei gradi
degli ufficiali. La norma sintetizza fedelmente il contenuto delle tabelle alle-
gate ai decreti legislativi di riforma del reclutamento, dello stato giuridico e
dell’avanzamento degli ufficiali delle Forze armate e dell’Arma dei carabinieri
(tabella A, art. 1, co. 5, d.lgs. n. 490/1997, così come modificata dall’art. 12,
l. 2 dicembre 2004, n. 299, per gli ufficiali dell’Esercito, della Marina e
dell’Aeronautica). Le modifiche recate dal d.lgs. n. 20/2012 hanno compor-
tato l’inserimento nel testo dell’Arma dei trasporti e dei materiali
dell’Esercito che prevede una denominazione dei gradi degli ufficiali generali
analoga a quella degli altri ufficiali generali dei corpi logistici della Forza
armata. Il d.lgs. n. 94/2017, invece, ha operato l’abrogazione dei commi 2 e
3 che sono confluiti all’interno dell’art. 627, co. 2 c.m.
La categoria degli ufficiali, rispetto alle altre, è quella maggiormente artico-
lata in gradi gerarchici, la cui corrispondenza con determinati livelli ordina-
tivi (che strutturavano tradizionalmente le Forze armate, secondo un model-
lo piramidale che nel tempo si è sensibilmente modificato) non è più perfet-
tamente riscontrabile.
Ogni grado della scala gerarchica degli ufficiali ha sempre trovato corrispon-
denza con ben determinati comandi, tant’è che le necessità organiche di
nuovi reparti o unità o, genericamente, di nuovi «uffici militari», per rispon-
dere con maggiore razionalità e aderenza alle diverse esigenze dello sviluppo
dell’arte militare e degli ordinamenti connessi, hanno anche comportato la
creazione di nuovi gradi gerarchici (basti pensare al grado di ufficiale gene-
rale, nel tempo variamente articolato in generale di brigata, di divisione, di
corpo d’armata e di armata).
A parte poi dobbiamo considerare le diverse esigenze delle singole Forze
armate, soprattutto quelle operanti nelle dimensioni aerea e marittima, per
cui la gradazione gerarchica molto spesso viene conservata, per ogni singola
organizzazione militare, al solo fine di soddisfare la necessità di un’esatta
(46) Comma abrogato dall’art. 2, comma 1, lett. b), d.lgs. 29 maggio 2017, n. 94.
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