Page 103 - Rassegna 2018-4
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OSSERVATORIO

                                                   INTERNAZIONALE






                                                 La giurisdizione della Corte
                                                 penale  internazionale sul

                    Avvocato Internazionalista
                          Paolo BUSCO            traffico di esseri umani
                 Specializzato in Diritto internazionale pubblico
                 all’Università di Cambridge (LL.M), Sorbona e  Alcune  considerazioni  alla  luce  dei
                          Sant’Anna (Phd.C)
                                                 recenti fenomeni migratori



                    La scorsa estate, la Procuratrice della Corte Penale Internazionale, Fatou
               Bensouda, ha espresso la volontà di aprire un’indagine sul crimine della tratta di
               esseri umani in Libia. Parlando davanti al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni
               Unite, ha indicato che migliaia di migranti in condizioni di vulnerabilità, fra i
               quali donne e bambini, sono detenuti in centri presenti su tutto il territorio libi-
               co e che, in questi centri, sono commessi crimini fra i più efferati, fra cui omi-
               cidi, torture e stupri.
                    Ha altresì fatto presente al Consiglio che la Libia è diventata un enorme
               hub per il traffico di esseri umani. Un mercato, per usare le parole crude della
               Procuratrice, nel quale trafficanti senza scrupoli si arricchiscono alle spalle di
               disperati  che  cercano  la  salvezza,  o  almeno  una  vita  migliore,  al  di  là  del
               Mediterraneo.
                    La rotta mediterranea non è l’unica interessata dal fenomeno migratorio e
               dal suo tragico sfruttamento. La cosiddetta rotta balcanica costituiva e in parte
               ancora  costituisce  il  corridoio  privilegiato  da  chi  scappava  dall’atrocità  della
               guerra siriana e dalle violenze delle Forze armate non statali in Iraq e Siria.
               Anche questi migranti sono caduti e cadono vittima di trafficanti senza scrupoli
               pronti ad approfittare della loro posizione di vulnerabilità per trarre guadagni e
               altri tipi di vantaggi.
                    Il desiderio della Procuratrice di avviare un’attività d’indagine sul crimine
               del traffico di persone è senza dubbio commendevole.


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