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CRIPTOVALUTE E RISCHI PER LA SICUREZZA
Oltre alle ricerche su fonti aperte , l’utilizzo di programmi appositi sulla
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blockchain è consigliato dagli esperti.
In particolare, il terrorismo islamico ha mostrato di saper sfruttare al
meglio le innovazioni tecnologiche e digitali, tanto che utilizza i bitcoin per
finanziare tuttora le proprie attività e il reclutamento degli adepti .
(18)
Va ricordato che non esiste a tutt’oggi una definizione univocamente
accettata di ‘‘finanziamento del terrorismo’’, ma analizzando il fenomeno emer-
ge che si tratta di un processo di raccolta, accumulo, movimentazione di denaro
ottenuto attraverso mezzi leciti o illeciti per scopi terroristici, o per supportare
la struttura logistica di una organizzazione terroristica.
Si distinguono in fonti “apparentemente lecite”, quali le rimesse che gli
emigrati fanno giungere nei Paesi di origine per il sostentamento dei propri
familiari; gli utili e i profitti derivanti dalle attività delle piccole e medie imprese
operanti in vari settori economici; le liberalità e le donazioni versati dai membri
della comunità islamica (di queste donazioni è stato rilevato un uso distorto da
parti di alcuni enti quali Non-governmental Organization e Non-profit Organization);
lo sfruttamento di sussidi statali.
Le fonti illecite più sfruttate invece risultano essere:
- il traffico di sostanze stupefacenti;
- il traffico di armi;
- il traffico di petrolio e di risorse naturali;
- il traffico di beni culturali;
- il racket e le estorsioni;
- i furti e le rapine.
Il potenziale utilizzo di bitcoin quale strumento per il finanziamento
del terrorismo è supportato da una intensa attività di propaganda di taluni
gruppi.
Sono state create pagine web in cui sono inseriti inviti a donare bitcoin
segnalando l’indirizzo del wallet verso il quale inviare il denaro, oltre a un
breve messaggio di propaganda, che spesso si accompagna a richieste di
moneta.
(17) Interessanti profili su queste ultime sono contenuti nello studio di Benjamin Brown, Tracing
a jihadi cell, kidnappers and scammer using the blockchain: an open source investigation, pubblicato il 18
giugno 2018 sul sito www.medium.com.
A livello di inchiesta, si segnalano, su tutti, due interessanti studi: A. TORCHIA, B. VIZCAINO,
Criptocurrency traders use old gold in drive to draw Islamic investors, Reuters, 8 aprile 2018; Y. J.
FANUSIE, T. ROBINSON, Bitcoin Laundering, Elliptic, Center on Sanctions & Illicit Finance, 12
gennaio 2018.
(18) Cfr. R. MUGAVERO, R. RAZZANTE, Terrorismo e nuove tecnologie, Pacini Editori, 2016, pagg. 51-
60.
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