Page 68 - Rassegna 2018-3
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CRIPTOVALUTE E RISCHI PER LA SICUREZZA



                    Oltre alle ricerche su fonti aperte , l’utilizzo di programmi appositi sulla
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               blockchain è consigliato dagli esperti.
                    In  particolare,  il  terrorismo  islamico  ha  mostrato  di  saper  sfruttare  al
               meglio le innovazioni tecnologiche e digitali, tanto che utilizza i bitcoin per
               finanziare tuttora le proprie attività e il reclutamento degli adepti .
                                                                              (18)
                    Va  ricordato  che  non  esiste  a  tutt’oggi  una  definizione  univocamente
               accettata di ‘‘finanziamento del terrorismo’’, ma analizzando il fenomeno emer-
               ge che si tratta di un processo di raccolta, accumulo, movimentazione di denaro
               ottenuto attraverso mezzi leciti o illeciti per scopi terroristici, o per supportare
               la struttura logistica di una organizzazione terroristica.
                    Si distinguono in fonti “apparentemente lecite”, quali le rimesse che gli
               emigrati fanno giungere nei Paesi di origine per il sostentamento dei propri
               familiari; gli utili e i profitti derivanti dalle attività delle piccole e medie imprese
               operanti in vari settori economici; le liberalità e le donazioni versati dai membri
               della comunità islamica (di queste donazioni è stato rilevato un uso distorto da
               parti di alcuni enti quali Non-governmental Organization e Non-profit Organization);
               lo sfruttamento di sussidi statali.
                    Le fonti illecite più sfruttate invece risultano essere:
                    - il traffico di sostanze stupefacenti;
                    - il traffico di armi;
                    - il traffico di petrolio e di risorse naturali;
                    - il traffico di beni culturali;
                    - il racket e le estorsioni;
                    - i furti e le rapine.
                    Il potenziale utilizzo di bitcoin quale strumento per il finanziamento
               del terrorismo è supportato da una intensa attività di propaganda di taluni
               gruppi.
                    Sono state create pagine web in cui sono inseriti inviti a donare bitcoin
               segnalando  l’indirizzo  del  wallet verso  il  quale  inviare  il  denaro,  oltre  a  un
               breve  messaggio  di  propaganda,  che  spesso  si  accompagna  a  richieste  di
               moneta.

               (17)  Interessanti profili su queste ultime sono contenuti nello studio di Benjamin Brown, Tracing
                    a jihadi cell, kidnappers and scammer using the blockchain: an open source investigation, pubblicato il 18
                    giugno 2018 sul sito www.medium.com.
                    A livello di inchiesta, si segnalano, su tutti, due interessanti studi: A. TORCHIA, B. VIZCAINO,
                    Criptocurrency traders use old gold in drive to draw Islamic investors, Reuters, 8 aprile 2018; Y. J.
                    FANUSIE, T. ROBINSON, Bitcoin Laundering, Elliptic, Center on Sanctions & Illicit Finance, 12
                    gennaio 2018.
               (18)  Cfr. R. MUGAVERO, R. RAZZANTE, Terrorismo e nuove tecnologie, Pacini Editori, 2016, pagg. 51-
                    60.
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