Page 60 - Rassegna 2018-1_2
P. 60

OSSERVATORIO DI DIRITTO INTERNAZIONALE


                        Se,  ad  esempio,  le  critiche  mosse  a  tale  cooperazione  dalle  ONG,  dal
                  Consiglio d’Europa e dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati
                  trovassero accoglimento dinanzi ai giudici europei, quale sarebbe la reazione
                  della politica e, in particolare, di alcuni Stati membri? Vi sarebbe la stessa dispo-
                  nibilità mostrata in passato ad accettare e rispettare, ad esempio, le sentenze
                  Abu Qatada e Hirsi Jamaa oppure farebbe proseliti l’atteggiamento dei Visegrad
                  States (Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca e Slovacchia) sulle quote di ricollo-
                  cazione dei richiedenti protezione?
                        Ogni risposta è certamente prematura ma certi indizi segnalano l’urgenza
                  di trovare in modo condiviso un nuovo equilibrio giuridico tra sicurezza e diritti
                  umani per evitare il rischio che la politica in Europa prima o poi cominci a
                  seguire troppo da vicino un modello di sicurezza - quello statunitense - che con
                  riguardo a certe prassi e politiche resta molto lontano da quello europeo in ter-
                  mini di un «decent respect to the opinions of mankind» e dei diritti umani.








































                  58
   55   56   57   58   59   60   61   62   63   64   65