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STUDI GIURIDICO-PROFESSIONALI
oggi ci si deve attendere che un dirigente pubblico non si ispiri solo ai
canoni dell’efficacia, efficienza ed economicità, ma piuttosto presti una partico-
lare attenzione al modo in cui si comportano i dipendenti in vista dell’interesse
pubblico cui devono tendere le azioni della pubblica amministrazione, onde
evitare di lasciare detto controllo alla magistratura penale (che non ne è
legittimata). essi - per tale fine - debbono adottare il principio meritocratico
come criterio gestionale: criterio, questo, che potrebbe fare ‘da scudo’ contro
le degenerazioni di cui ci stiamo occupando. inoltre, una società
meritocratica è in grado di promuovere maggiormente l’eccellenza, a
prescindere dalla situazione sociale di partenza di un individuo, generando
una positiva reazione a catena: l’instaurarsi di una sana competizione tra
colleghi, disposti a ‘dare il meglio’ per ‘ottenere il massimo’, piuttosto che il
disfattismo e inerme lassismo cui talvolta capita di imbattersi.
come ben sanno i sociologi, gli individui infatti preferiscono capi giusti
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ed imparziali , esigenza ancestrale cui costoro debbono necessariamente
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adeguar-si per il ripristino dell’etica pubblica .
D’altro canto, è invece illusorio immaginare che interventi legislativi, non
adeguatamente sostenuti da un’etica civile, possano risultare risolutivi nei con-
fronti di taluni reati, come quelli di stampo corruttivo, la cui matrice è forte-
mente radicata nel tessuto socio-culturale del paese. sul punto, come non con-
cordare con corrado alvaro quando diceva “la disperazione più grave che possa
impadronirsi di una società è il dubbio che vivere onestamente sia inutile”. l’abisso della
corruzione non è tanto nell’immoralità ma nell’amoralità, quando non esiste
più distinzione tra bene e male. anzi, si considera più utile la disonestà.
(34) - cfr. Haslam, platow, The link between leadership and Followership: how Affirming social identity
Translates vision into Action, in PersonAliTy AnD soCiAl PsyChology bUlleTin, vol. 27,
issue 11, nov. 2001, 1469-1479.
(35) - cfr. giancotti, sHaHaraBani, leadership agile nella complessità, milano, 2008, 30-31.
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