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IL CONFLITTO ARABO-ISRAELIANO: ORIGINI, EVOLUZIONE, ATTUALITÀ



               2. La nascita del sionismo e la dissoluzione dell’Impero Ottomano

                    dal  1517  la  Palestina  fece  parte  dell’Impero  ottomano,  che  la  suddivise
               nelle  regioni  amministrative  del  sangiaccato  di  gerusalemme  e  della  Wilayat  di
               beirut. Il declino della sublime Porta si accelerò proprio quando un gran numero
               di ebrei iniziarono ad emigrare verso la terra promessa, spinti dal crescente anti-
               semitismo che si respirava in europa. Questo flusso migratorio coincise, infatti, da
               una parte con la nascita dei nazionalismi arabi e dall’altra con le mire degli stati
               europei sui territori ottomani. Il ritorno degli ebrei europei in Palestina trovò un
               fondamento ideologico nell’opera di theodor Herzl, intellettuale ebreo-unghere-
               se, che nel 1896 pubblicò il libro “lo stato ebraico” e ispirando la comparsa del
               movimento sionista. tale organizzazione, nata ufficialmente con la conferenza di
               basilea  del  1897,  aveva  come  obiettivo  la  creazione  di  uno  stato  ebraico  nella
               terra  promessa  e  fu  progressivamente  capace  di  procurare  alla  causa  ebraica  il
               sostegno politico ed economico di cui necessitava e gli effetti non tardarono a
               manifestarsi. la Prima guerra mondiale vide l’Impero ottomano schierato con gli
               Imperi centrali e la loro sconfitta segnò la sua definitiva dissoluzione.
                    durante il conflitto, gli inglesi avevano cercato di sfruttare prevalentemente
               le popolazioni arabe per destabilizzare Istanbul, ma riconobbero anche la poten-
               ziale importanza della causa sionista e con la dichiarazione balfour del 1917, pro-
               misero  la  creazione  di  un  “focolare  nazionale”  ebraico  in  Palestina.  al  termine
               della guerra, però, i territori mediorientali vennero suddivisi fra gran bretagna e
               francia in base alla linea di spartizione stabilita nel 1916 con l’accordo sykes-Picot.
                    la Palestina, che secondo il trattato doveva rientrare in una “zona inter-
               nazionale”,  venne  affidata  dalla  neonata  società  della  nazioni  alla  gran
               bretagna sotto forma di “mandato” che prevedeva la salvaguardia dei diritti di
               tutti gli abitanti della Palestina.


               3. Il Mandato britannico in Palestina, l’Olocausto e la nascita di Israele


                    fin dall’inizio, il mandato britannico fu caratterizzato da disordini e scon-
               tri fra arabi ed ebrei, tanto da indurre l’allora ministro per le colonie Winston
               churchill a riconsiderare l’idea del “focolare nazionale” ebraico.


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