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SCENARIO INTERNAZIONALE
Questo nucleo primordiale del futuro stato di Israele crebbe rapidamente,
passando da 83.790 persone nel 1922 a 156.401 nel 1929. la presenza ebraica
in Palestina aumentò anche grazie alla creazione di istituzioni come l’agenzia
ebraica in Palestina (organo di governo), l’organizzazione sionista mondiale e
l’università ebraica di gerusalemme (fondata e guidata per anni da david ben
gurion, futuro primo Premier di Israele). tutti questi enti sono tuttora attivi e
la loro longevità testimonia la straordinaria importanza che ebbero nella genesi
dello stato di Israele. di contro, il mondo arabo rimase indietro sul piano del-
l’organizzazione politica: privati di ogni forma di identità nazionale dagli anni
di dominio ottomano, gli arabi erano divisi e non riuscivano a darsi un assetto
istituzionale stabile. spiccava soltanto la figura di amin al-Husseini, gran
muftì di gerusalemme e guida spirituale del mondo arabo.
fra il 1928 e il 1929 gravi violenze insanguinarono il territorio palestinese,
evidenziando i limiti del mandato britannico e la situazione peggiorò negli anni
seguenti. In seguito all’ascesa del nazionalsocialismo in germania molti ebrei
lasciarono l’europa e una parte di essi si stabilì in Palestina.
nel 1936 la presenza ebraica nel mandato raggiunse le 370.483 unità,
rompendo definitivamente gli equilibri etnici e religiosi precedenti. Il 15 aprile
1936 scoppiò una rivolta araba, repressa a fatica dalle autorità britanniche e que-
sto episodio convinse londra della necessità di dare alla Palestina un assetto
adeguato alle nuove circostanze. a questo scopo venne costituita la
commissione coupland (dal nome del suo promotore, il professore di oxford
reginald coupland). la commissione propose di dividere il territorio del
mandato fra i due popoli, ma poi non se ne fece nulla per il precipitare degli
eventi in europa.
la firma del Patto d’acciaio, l’espansionismo tedesco e infine lo scoppio
della seconda guerra mondiale fecero passare il problema della Palestina in
secondo piano e la necessità di mantenere la stabilità in medio oriente spinse i
britannici a ritirare la proposta della spartizione, fortemente osteggiata dagli
arabi. Questi nel 1939 rifiutarono anche la dichiarazione mcdonald, che propo-
neva di creare uno stato arabo di Palestina con all’interno una minoranza ebrai-
ca. la dichiarazione mcdonald venne però respinta anche dagli ebrei, che la
considerarono alla stregua di un tradimento. nel frattempo non si placava la
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