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DIRITTO PENALE E BONI MORES?
                        BREVE ANALISI SOCIO-CRIMINOLOGICA IN TEMA DI CORRUZIONE



               2. La delittuosità corruttiva: la matrice etico-sociale

                    in linea di massima e senza pretese di completezza, tali forme di devianza
               si differenziano dalle altre essenzialmente per due aspetti: in primis, per il fatto
               che questa delinquenza condivide gli stessi ‘spazi’ dove quotidianamente si pro-
               ducono servizi utili e necessari per la collettività; in secondo luogo, per il fatto
               che si tratta di delittuosità non del tutto parassitaria, perché il funzionario pub-
               blico si procura ricchezza indebitamente, ma ben potrebbe offrire in cambio
               importanti e qualificati servizi .
                                            (5)
                    nondimeno, il costo sociale che si sconta è altissimo e intollerabile, in
               quanto si tratta pur sempre di ‘ricchezza’ che avvelena molti settori produttivi,
               talvolta di estrema importanza per l’economia del paese.
                    inoltre, la ‘cifra oscura’ di questi reati è difficilmente misurabile, poiché, a
               differenza dei crimini cosiddetti “di strada” è assai meno probabile che il priva-
               to denunci il pubblico funzionario per una semplice ragione: la convenienza
               economica, che rende maggiormente appetibile l’omertoso silenzio (e l’indebito
               vantaggio) rispetto a improbabili battaglie etiche. ne deriva che gli autori di tali
               delitti godono di un elevato tasso di impunità, anche per le connivenze con aree
               del potere politico e persino giudiziario .
                                                     (6)
                    curiosamente, anche la nomenclatura delittuosa utilizzata nei loro con-
               fronti è più ‘delicata’, riferendosi loro con l’appellativo di “disonesti”, piuttosto
               che  quello  maggiormente  stigmatizzante  di  “criminali”,  forse  a  causa  della
               dematerializzazione del senso civico e la disaffezione alla res publica che pervade
               il tessuto sociale da più parti .
                                           (7)
                    tale  contesto,  agevola  peraltro  i  meccanismi  psicologici  che  il  ‘colletto
               bianco’ mette in campo per superare o vanificare gli scrupoli etici che si frap-
               pongono tra lui e il reato.


               (5) - sutHerlanD, op. cit.
               (6) - cfr. ponti, merzagora Betsos, Compendio di criminologia, raffaello cortina editore, 2008, 101.
               (7) - un recente caso di cronaca risulta paradigmatico: alcuni cittadini del comune di salerno hanno
                   sottoscritto una ‘petizione’ allegata all’istanza di scarcerazione da parte del legale di un par-
                   cheggiatore abusivo, arrestato con l’accusa di estorsione, in quanto, agli occhi degli istanti,
                   avrebbe offerto un servizio alla comunità e non li avrebbe danneggiati. cfr. l’articolo redazio-
                   nale salerno: i residenti fanno scarcerare il parcheggiatore abusivo, www.salernonotizie.it.

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