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STUDI GIURIDICO-PROFESSIONALI
La tesi è chiara: se i fanghi devono avere effetto concimante per il terreno
sarebbe paradossale che in essi siano presenti degli inquinanti tali da deteriorare
i siti in cui avviene lo spandimento né è sufficiente fare riferimento solo alla
specifica normativa sui rifiuti tossico nocivi (richiamata espressamente dalla
normativa che oggi occorre riferire alla normativa dei rifiuti pericolosi) ma
occorre anche richiamare i limiti dei metalli pesanti previsti per le concentrazio-
ni delle soglie di contaminazione.
Questa posizione è contestata da altri per un duplice ordine di ragione:
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per la sovrapposizione e confusione che essa introdurrebbe laddove va a circo-
scrivere l’utilizzo dei fanghi in agricoltura solo a quelli derivanti da insediamenti
civili; per il richiamo, ritenuto improprio, ai limiti stabiliti dal TUA in materia di
bonifica dei siti contaminati.
Quanto al primo aspetto, circa la provenienza dei fanghi da reflui indu-
striali, si ritiene che laddove il decreto 1992/99 richiami le acque reflue prove-
nienti da insediamenti produttivi, essa collimi esattamene con i concetti di
acque reflue industriali di cui ex articolo 74, lett. h, del decreto legislativo
152/2006, in quanto la nozione di insediamento produttivo è stata assorbita
nella definizione di “agglomerato” e stabilimento industriale (di cui all’articolo
101, comma 7, lett. n, del TUA).
In questa prospettiva, non vi dovrebbero essere dubbi sulla circostanza
che le acque reflue, anche industriali, conformi ai limiti di emissione in fogna-
tura di cui alla tabella 3, dell’allegato 5, alla Parte Terza, del TUA, siano assimi-
labili a quelle domestiche; infatti tali fanghi, prodotti nell’ambito del servizio
idrico integrato, è sempre attribuito il codice CER (Codice Europeo dei Rifiuti)
di un rifiuto non pericoloso in assoluto (190805) e rientrano pienamente nel
campo di applicazione del decreto legge 99/1992 .
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In sostanza, secondo questa ultima tesi, l’autorizzazione allo scarico di un
refluo industriale nel collettore comunale, presuppone che tale refluo sia pre-
trattato e privato degli elementi chimici che possano renderlo pericoloso; la cir-
(7) - MAURO KUSTURIN, DANTE DIFINO, Utilizzazione dei fanghi di depurazione in agricoltura: quali tipo-
logie si possono impiegare?, in www.diritto ambiente.net. STEFANO MAGLIA, MIRIAM VIVIANA
BALOSSI, Fanghi in agricoltura: quale normativa si applica?, in www.tuttoambiente.it.
(8) - G. MININNI, L’utilizzo dei fanghi di depurazione in agricoltura, in www.industriaeambiente.it.
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