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STUDI GIURIDICO-PROFESSIONALI



                    La Crime Science è divenuta la protagonista di questo cambiamento a partire
               dal 2001, focalizzando altri aspetti relativi al concetto di crimine. Per esempio gli
               approcci criminologici tradizionali si interessano principalmente di fattori defi-
               niti ‘ad ampio raggio’ come la povertà, il disagio sociale e le problematiche edu-
               cative, peccando talvolta di un certo grado di nozionismo e di uno scarso col-
               legamento con la realtà criminale nuda e cruda .
                                                             (33)
                    Al contrario i professionisti che lavorano al interno dell’Institute of  Crime
               Science si dedicano ad uno studio meticoloso dei fattori definiti ‘a breve raggio’,
               ‘why?’ (perché), ‘where?’ (dove), ‘when?’ (quando), by ‘whom’ (chi), e a come
               un particolare crimine è stato commesso .
                                                       (34)
                    Sono anche valutati i vari modi in cui una situazione circostanziale forni-
               sce opportunità e provocazioni tali da generare l’agito criminale .
                                                                             (35)
                    Questo metodo valutativo orientato alla comprensione di fattori a breve
               raggio è il retaggio empirico di un tessuto teorico preesistente, il quale è signi-
               ficativamente  rappresentato  da  una  teoria  criminologica  chiamata  la  Routine
               Activity Theory. Tale teoria, inizialmente ideata da Cohen e Felson (1980) e suc-
               cessivamente sviluppata solo da Felson, è uno dei costrutti teorici più ampia-
               mente citati e influenti nel campo della criminologia e della Crime Science nel suo
               più ampio senso. In contrasto con le precedenti teorie criminologiche, incentra-
               te  sulla  figura  del  criminale  e  dei  fattori  psicologici,  biologici,  o  sociali  che
               hanno motivato l’atto criminale, questa nuova teoria si basa sullo studio del cri-
               mine in quanto ‘evento’ specifico e sulla sua relazione con lo spazio e il tempo,
               sottolineando così la sua natura ecologica e le sue implicazioni .
                                                                            (36)
                    Data la sua forte inclinazione pragmatica essa si è focalizzata principal-
               mente sulla prevenzione della criminalità per ridurre attraverso specifiche tec-
               niche le opportunità criminogene e fare così in modo che i potenziali criminali
               aumentino i loro rischi e vedano ridursi i benefici derivanti dal loro agito crimi-
               nale .
                   (37)

               (33) - UCL, 2016.
               (34) - UCL, 2016.
               (35) - UCL, 2016.
               (36) - Mirò, 2014.
               (37) - Mirò, 2014.

               34
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