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STUDI GIURIDICO-PROFESSIONALI



                    Come rilevato dagli esperti, difatti, non esistono scene del crimine uguali
               tra loro, al punto di sostenere che “la sola coerenza delle scene del crimine è rappresen-
               tata dalla loro incoerenza e dalla costante evanescenza dei suoi confini” .
                                                                          (1)
                    Eppure, in ognuna di esse è possibile rinvenire una serie elementi in grado
               di suggerire informazioni di particolare importanza, tali da fornire agli organi
               di polizia giudiziaria un insieme di dati indispensabili e precisi che si rivelano
               spesso utili a ricostruire la presunta dinamica di un evento delittuoso.
                    La scena criminis, difatti, nei suoi molteplici e complicati risvolti, suggerisce
               e conserva spesso elementi significativi, poiché i luoghi e le cose che hanno
               avuto a che fare con un delitto, se opportunamente interrogati, sono in grado
               di rivelare una serie di informazioni di notevole rilevanza.
                    Ciò accade, ad esempio, in relazione all’identità della vittima piuttosto che
               a quella dell’aggressore, sui loro rapporti o più in generale “sulle più labili relazioni
               o profonde interrelazioni tra l’agire umano e l’ambiente” .
                                                               (2)
                    Tra gli elementi rinvenibili sulla scena di un crimine, soprattutto in relazio-
               ne a fatti di reato di maggiore gravità tra i quali rientrano in primo luogo gli
               omicidi, particolare rilievo assumono le tracce biologiche dislocate nell’area tea-
               tro dell’evento delittuoso ed acquisite nel corso delle varie attività di indagine
               ad opera della polizia giudiziaria.
                    Tali reperti, variabili a seconda della tipologia, se letti, analizzati e studiati
               con precisione, sono in grado di offrire una mole di informazioni particolar-
               mente utili e precise, considerando che, come sostenuto dal famoso medico
               francese Locard, padre del poderoso Traité de criminalistique del 1931, “non è pos-
               sibile al malfattore di agire, e specialmente di agire con l’intensità richiesta dall’azione crimi-
               nale senza lasciare una molteplicità di marchi del suo passaggio” .
                                                                     (3)
                    Le tracce rilevate sulla scena del crimine, difatti, sono in grado di fornire

               (1) - M. PICOZZI, A. INTINI, Scienze Forensi, teoria e prassi dell’investigazione scientifica, Torino, 2009, nel
                   capitolo di S. BOZZI, A. GRASSI, Il sopralluogo tecnico sulla scena del delitto.
               (2) - Ibidem.
               (3) -LOCARD, medico francese padre del poderoso trattato sopra citato, è noto anche per essere
                   l’ideatore del celebre “principio dell’interscambio” che secondo gli studiosi segnala la vera e pro-
                   pria nascita delle scienze forensi. Il suddetto principio viene difatti considerato da molti come
                   una legge, nel senso di formula generalmente riconosciuta ed universalmente valida, da S.
                   BOZZI, A. GRASSI, op. cit.

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