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LO SCIOGLIMENTO DEGLI ENTI LOCALI PER INFILTRAZIONE MAFIOSA
larità e comprendendo - grazie alla chiave di volta scaturente dalle precedenti
fasi - le ragioni sottese ad una gestione infiltrata le quali dovranno essere, uni-
tamente alle risultanze acquisite, dettagliatamente riepilogate nella relazione
conclusiva.
Tale documento, prodotto dalla triade commissariale, ricalcherà, in linea
generale, gli elementi rilevati nel monitoraggio svolto dalle Forze di polizia,
riservando ovviamente una spazio maggiore all’analisi dei documenti a cui si è
acceduto in virtù degli speciali poteri d’inchiesta (con particolare riferimento
agli aspetti finanziari, all’erogazione dei contributi, alle gare d’appalto ed alle
procedure concorsuali, al conferimento di incarichi, a specifici progetti di natu-
ra urbanistica o finanziaria), all’esame di dettaglio degli aspetti connessi con
vicende giudiziarie nelle quali è emersa la condizionabilità dell’ente da parte
della criminalità organizzata (elementi che, come detto, vengono resi disponibili
previa richiesta alla Magistratura di atti relativi ad inchieste giudiziarie, con il
relativo nulla osta all’utilizzo) o all’approfondimento di singole vicende (esposti,
gare d’appalto, progetti specifici, delibere o altro) che assumono un particolare
peso nel rappresentare la situazione di infiltrazione.
Spesso alcune relazioni riprendono quasi integralmente lo schema seguito
dalla Forze di polizia (il che dimostra l’importanza e la delicatezza del monito-
raggio dell’ente operato dalle stesse); ciò che cambia è il livello di dettaglio ed
approfondimento delle informazioni.
5. Considerazioni conclusive
Dal 1991, anno di approvazione della legge che prevede il commissaria-
mento degli enti locali per i condizionamenti della criminalità organizzata, al 30
giugno 2016, secondo i dati raccolti in una recente indagine statistica , le ammi-
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nistrazioni locali sciolte in Italia sono state 271, tra cui 5 aziende sanitarie locali.
Il 90% dei Comuni sciolti per mafia si concentra nel Mezzogiorno: 99
decreti per la Campania, 85 per la Calabria, 66 in Sicilia e 9 in Puglia. Non man-
cano nell’elenco le amministrazioni del Nord.
(26) - Si veda il sito http:// www.avvisopubblico.it.
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