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a cura del Dott. Franco Antonelli
                             Giudice dell'Udienza Preliminare (G.U.P.)
                               presso il Tribunale Militare di Verona










             Lo status di militare in servizio come condizione di applicabilità dei reati
             di insubordinazione e abuso di autorità (art. 199 c.p.m.p.)


             G.U.P. Tribunale Militare di Verona - Ordinanza del 12 luglio 2017

                  Si propone di seguito il testo integrale dell’ordinanza emessa dal G.U.P. del Tribunale Militare di Verona,
             dott. Franco Antonelli, che inquadra in maniera efficace e convincente il significato della locuzione “militare che sia
             in servizio” ai fini dell’applicabilità dei reati di insubordinazione e abuso di autorità, secondo quanto previsto dal-
             l’art. 199 c.p.m.p. Si tratta di un tema che, nei profili affrontati dal provvedimento in parola, non risulta abbia
             costituito oggetto di particolari riflessioni in dottrina e giurisprudenza.
                  Per la verità, un lavoro alquanto datato dello stesso dott. Antonelli aveva esaminato la questione di cosa
             debba intendersi per militare in servizio con riferimento al reato di cui all’art. 139 c.,p.m.p., giungendo alla conclu-
             sione che «l’espressione “servizio” usata nell’art. 139 c.p.m.p. esprime un’accezione tecnica del termine identica a
             quella utilizzata nella fattispecie di cui all’art. 120 c.p.m.p.» .
                                                     (1)
                  Analogamente nell’ordinanza qui riportata si sostiene che la violazione del rapporto gerarchico e la applica-
             bilità delle fattispecie di cui al Titolo terzo, capi terzo e quarto del c.p.m.p., si realizza, oltre che alle ulteriori con-
             dizioni sancite dall’art. 199, allorché il soggetto attivo del reato svolga un particolare e determinato servizio.
                  Entra evidentemente in gioco, anche se non esplicitamente citata nell’ordinanza, la figura del “servizio nel
             servizio”, creata precipuamente - come può evincersi dalle considerazioni incidentalmente esposte nello scritto che pre-
             cede - con la finalità di contribuire a dare una definizione plasticamente efficace ai servizi regolati da consegna, ma
             che torna utile anche con riguardo alla questione qui affrontata.

             (1) - FRANCO ANTONELLI - Sull’applicabilità dell’art. 139 c.p.m.p. al carabiniere non comandato per uno spe-
                 cifico servizio, in RASSEGNA DELLA GIUSTIZIA MILITARE, 1988, pag. 163.

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