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TRIBUNA DI STORIA MILITARE
Tutt’altra questione era aver ceduto all’ultimo ricatto del dicembre 1896,
con la colletta nella Comunità israelita e il prestito sulla dote della marchesa de
Nettancourt. ma questo punto reinach non lo sollevava.
L’impervio cammino verso il pubblico riconoscimento della verità si aper-
se solo sei mesi dopo, nel luglio 1897, quando Picquart poté finalmente sottrarsi
alla catena gerarchica e arrivare al vicepresidente del senato auguste Scheurer-
Kestner (1833-1899). ma ci vollero nove anni di calvario, durante i quali
Esterhazy fu prosciolto tre volte (il 3 e il 31 dicembre 1897 da inchieste mini-
steriali, l’11 gennaio 1898 da una corte marziale chiesta da lui stesso), Picquart
radiato (il 26 febbraio 1898) e poi incarcerato (dal 13 luglio 1898 al 9 giugno
1899), Zola condannato due volte (il 23 febbraio e ancora il 19 luglio 1898),
Henry riconosciuto colpevole di falso, arrestato e “suicidato” (31 agosto 1898),
Dreyfus condannato una seconda volta (il 9 settembre 1899, nel processo di
rennes) e poi graziato dieci giorni dopo dal presidente Loubet nella speranza
di metterci sopra una pietra tombale e prevenire polemiche internazionali
durante la grandiosa esposizione universale del 1900 .
(153)
Per riaprire il caso ci vollero la vittoria della sinistra alle elezioni del 1902,
la morte di Zola e il nuovo J’accuse di Jaurès del 7 aprile 1903: e ancora altri tre
anni per la storica sentenza della Cassazione del 12 luglio 1906 che riconobbe
l’innocenza di Dreyfus. Senza contare che la posizione di Weil era particolar-
mente difficile, disprezzato sia dagli antidreyfusardi per aver tradito «son cama-
rade d’enfance», sia dai dreyfusardi per averlo raccomandato, nonché, secondo
Picquart, aiutato a tradire.
c. In aula e sui giornali: gennaio 1898, gennaio 1899, maggio 1904
il 27 dicembre 1897 Weil depose una prima volta alla corte marziale
(Consiglio permanente del Governo militare di Parigi) chiesta da Esterhazy,
dichiarando di non sapere «absolument rien» circa il caso Dreyfus, ma di poter
testimoniare sulla «honorabilité» e «situation financiaire» di Esterhazy, perché
quasi tutte le sue visite «avaient pour objet de m’intéresser à sa situation parti-
culaire et à celle de sa famille». L’ultima visita era avvenuta alla fine del 1896 per
(153) - V. Simone WEiL, nello studio sull’antisemitismo e le origini del totalitarismo.
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