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L’AFFAIRE WEIL. IL «TERZO UOMO» DELL’AFFAIRE DREYFUS
ma Esterhazy e gli antidreyfusardi non avevano ancora finito con Weil.
Nell’aprile 1899, citato come teste al processo di rennes, non si presentò per-
ché malato, ma la sua deposizione fu letta e menzionata a più riprese, special-
mente durante la deposizione del ‘capitano austriaco Eugène de Czernucky’ ,
(159)
il quale pretendeva di aver saputo da un amico con aderenze al ministero degli
esteri austriaco che Dreyfus era una delle quattro spie austriache in Francia e
Weil una delle due indicategli da un ufficiale tedesco, il conte von Schönebeck.
ma l’inchiesta disposta in agosto dal ministro andré che portò all’arresto di
Henry, accertò pure che ‘Czernucky’ era un agente di Henry , e proprio que-
(160)
sto disperato tentativo di depistaggio fu poi, assieme ai falsi di Henry, uno dei
motivi per la revisione del processo. Sul momento però Weil finì ancora sulla
graticola, formalmente accusato di complicità con Esterhazy da Edgar
Demange (1841-1925), avvocato di Dreyfus.
Weil cercò di farsi dimenticare immergendosi nelle sue ricerche storiche,
nelle eleganti villeggiature e nei viaggi di studio per consultare gli archivi inglesi,
austriaci e italiani, accumulando onorificenze straniere (161) e riconoscimenti acca-
demici - tra l’altro il 27 aprile 1903 fu ammesso nei «Corrispondenti Stranieri»
della r. Deputazione di storia patria di Torino, alla quale donò copie delle sue
opere .
(162)
(159)- alias Eugen Hudeček Edl[er] von Černucky, che nello Schematismus für das kaiserliche und köni-
gliche Heer und […] Marine für 1896 (pagg. 582 e 629) figura promosso sottotenente
(Leutnant) al Böhmisches Dragoner-regiment 14 alfred Fürst zu Windisch Graetz in data
1 settembre 1891.
(160) - Secondo il Chicago Tribune del 26 ottobre 1899, pag. 3, «‘Cernusky Lazarovich, the sensa-
tional witness produced at the last moment at rennes by general staff», era stato citato dai
creditori per mille dollari di arredi e generi alimentari non pagati. Cfr. The Baltimore Sun, april
23, 1903, pag. 2; L’Express du Midi, 30 novembre 1903, pag. 6. Bredin, op. cit., pagg. 545 e 557.
(161) - alle decorazioni francesi (Cavaliere della Legion d’onore e Ufficiale di accademia decorato
della medaglia della guerra 1870-71), maurice-Henri aggiungeva altre italiane (Cavaliere
mauriziano, Commendatore della Corona d’italia), austriaca (cavaliere di Francesco
Giuseppe), russe (croci di San Vladimiro e Sant’anna), spagnole (cavaliere del merito mili-
tare di 2a classe e dell’ordine di Carlo iii, Commendatore dell’ordine di N. S. della
Concezione di Villaviciosa) e ottomane (cavaliere dell’ordine imperiale del medgiché). r.
Deputazione sovra gli studi di storia patria oer le antiche province e la Lombardia,
Miscellanea di storia italiana, 3a Serie, Torino, Fratelli Bocca, Vol. 17 (48), 1915 pag. XV; Vol.
18 (49), 1918, pag. XV.
(162) - Miscellanea, cit.
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