Page 243 - Rassegna 2017-3
P. 243

L’AFFAIRE WEIL. IL «TERZO UOMO» DELL’AFFAIRE DREYFUS


                  ma Esterhazy e gli antidreyfusardi non avevano ancora finito con Weil.
             Nell’aprile 1899, citato come teste al processo di rennes, non si presentò per-
             ché malato, ma la sua deposizione fu letta e menzionata a più riprese, special-
             mente durante la deposizione del ‘capitano austriaco Eugène de Czernucky’ ,
                                                                                      (159)
             il quale pretendeva di aver saputo da un amico con aderenze al ministero degli
             esteri austriaco che Dreyfus era una delle quattro spie austriache in Francia e
             Weil una delle due indicategli da un ufficiale tedesco, il conte von Schönebeck.
             ma l’inchiesta disposta in agosto dal ministro andré che portò all’arresto di
             Henry, accertò pure che ‘Czernucky’ era un agente di Henry , e proprio que-
                                                                       (160)
             sto disperato tentativo di depistaggio fu poi, assieme ai falsi di Henry, uno dei
             motivi per la revisione del processo. Sul momento però Weil finì ancora sulla
             graticola,  formalmente  accusato  di  complicità  con  Esterhazy  da  Edgar
             Demange (1841-1925), avvocato di Dreyfus.
                  Weil cercò di farsi dimenticare immergendosi nelle sue ricerche storiche,
             nelle eleganti villeggiature e nei viaggi di studio per consultare gli archivi inglesi,
             austriaci e italiani, accumulando onorificenze straniere (161)  e riconoscimenti acca-
             demici - tra l’altro il 27 aprile 1903 fu ammesso nei «Corrispondenti Stranieri»
             della r. Deputazione di storia patria di Torino, alla quale donò copie delle sue
             opere .
                  (162)
             (159)- alias Eugen Hudeček Edl[er] von Černucky, che nello Schematismus für das kaiserliche und köni-
                  gliche  Heer  und  […]  Marine  für  1896 (pagg.  582  e  629)  figura  promosso  sottotenente
                  (Leutnant) al Böhmisches Dragoner-regiment 14 alfred Fürst zu Windisch Graetz in data
                  1 settembre 1891.
             (160) - Secondo il Chicago Tribune del 26 ottobre 1899, pag. 3, «‘Cernusky Lazarovich, the sensa-
                  tional witness produced at the last moment at rennes by general staff», era stato citato dai
                  creditori per mille dollari di arredi e generi alimentari non pagati. Cfr. The Baltimore Sun, april
                  23, 1903, pag. 2; L’Express du Midi, 30 novembre 1903, pag. 6. Bredin, op. cit., pagg. 545 e 557.
             (161) - alle decorazioni francesi (Cavaliere della Legion d’onore e Ufficiale di accademia decorato
                  della  medaglia  della  guerra  1870-71),  maurice-Henri  aggiungeva  altre  italiane  (Cavaliere
                  mauriziano,  Commendatore  della  Corona  d’italia),  austriaca  (cavaliere  di  Francesco
                  Giuseppe), russe (croci di San Vladimiro e Sant’anna), spagnole (cavaliere del merito mili-
                  tare  di  2a  classe  e  dell’ordine  di  Carlo  iii,  Commendatore  dell’ordine  di  N.  S.  della
                  Concezione di Villaviciosa) e ottomane (cavaliere dell’ordine imperiale del medgiché). r.
                  Deputazione  sovra  gli  studi  di  storia  patria  oer  le  antiche  province  e  la  Lombardia,
                  Miscellanea di storia italiana, 3a Serie, Torino, Fratelli Bocca, Vol. 17 (48), 1915 pag. XV; Vol.
                  18 (49), 1918, pag. XV.
             (162) - Miscellanea, cit.

                                                                                     241
   238   239   240   241   242   243   244   245   246   247   248