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TRIBUNA DI STORIA MILITARE
austriaca che viaggiava tra Berlino e San Pietroburgo e che, promossa «baronne»
o «comtesse», venne dipinta come l’«ornement des salons cosmopolitiques»
organizzati dal settuagenario giornalista Emile de Girardin (1803-1881), sosteni-
tore del rapprochement franco-tedesco. ammaliando il «vieux céladon», la
«chasseresse», la «faune femelle» dall’«alcove ouverte» (46) l’avrebbe convinto ad
assumere al ministero, come traduttori, le spie del Kaiser.
Del resto non era forse stato proprio Cissey, a promuovere Jung caposqua-
drone e ad accogliere il suo suggerimento di schedare le opinioni politiche e la
vita privata di tutti gli ufficiali in servizio allo SmG? .
(47)
Querelati da Cissey, anche Le Petit Parisien e L’Intransigeant furono condan-
nati ad ammenda e pesante risarcimento, ma a farne le spese fu la sfortunata
madame Kaulla, sottoposta senza esito a umilianti perquisizioni domiciliari,
difesa (secondo Woestyne) dal solo Girardin (48) e ascritta poi per sempre nella
lista tralaticia delle spie in gonnella .
(49)
(46) - Si insinuò addirittura che la (presunta) relazione sarebbe iniziata all’epoca in cui Cissey, cat-
turato sul campo dai prussiani, era stato confinato ad amburgo. T. Crowdy, The enemy within,
cit., pag. 192.
(47)- “François Loyal”, Le Dossier de la revanche. L’espionnage allemand en France, albert Savine, Paris,
1887, pagg. 54-66. Ernest alfred Vizetelly, Paris and her People under the Third Republic, Chatto
& Windus, London, 1919, pag. 101. Vizetelly ne accenna pure nella sua prefazione alla
traduzione inglese di Son Excellence Eugène Rougon di Émile Rougon (His Excellency, New York,
macmillan, 1897, reprint mondial, New York Berlin, 2006, pag. Viii).
(48) - o per meglio dire da Charles Vimaître, segretario di Girardin (in un testo ripreso da Paris-
Police, Ed. Vimaran, 2016). Pure la Civiltà Cattolica (1881, pag. 237) si sentì in dovere di espri-
mere riprovazione per gli «amorazzi» indegni attribuiti a Cissey.
(49)- The Saturday Review, 27 November 1897, pag. 582. roland Seth, Encyclopedia of Espionage,
Doubleday, 1974, pagg. 324-325, Thomas N. moon, Loyal and Lethal Ladies of Espionage,
San José, iUniverse, 2000, pagg. 10-11. m. H. mahoney, Women in Espionage: A Biographical
Dictionary, abc-Clio, 1993, pagg. 64-65. Non sembra che madame Kaulla fosse parente di
alfred von Kaulla (1852-1924), l’alto funzionario della Württembergische Vereinsbank di
Stoccarda, che anni dopo contribuì a bilanciare la dipendenza finanziaria ottomana da
Francia e inghilterra negoziando forniture militari della mauser e convincendo il riluttante
Georg von Siemens (1839-1901) a far entrare la Deutsche Bank in posizione dominante in
un consorzio anglo-italo-tedesco per il finanziamento della ferrovia Berlino-Bagdad.
rudolf Lenz, «Kaulla, alfred von», Neue Deutsche Biographie, 11 (1977), pagg. 359-360.
Kaulla discendeva dalla famosa «madame Kaulla» [Chaila rafael Kaulla (1739-1809)] che
dopo la morte del marito aveva continuato a finanziare i principi tedeschi e pure la corte
di Vienna.
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