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L’AFFAIRE WEIL. IL «TERZO UOMO» DELL’AFFAIRE DREYFUS


                  in effetti Weil sostenne in seguito di aver compiuto nel 1875 «à mes risques
             et périls», una rischiosa missione di sei settimane a Berlino su incarico del gene-
             rale Ernest Louis octave Courtot de Cissey (1810-1882), già comandante del 2°
             Corpo dell’armée de Versailles e ministro della guerra nei governi Dufaure, dal
             5 giugno 1871 al 14 agosto 1876 . in ogni modo il 16 ottobre 1875 fu collocato
                                           (28)
             «à la suite [du 3e rTC] pour un service d’état-major» . Secondo Weil la «lettre
                                                                (29)
             de service» lo assegnava alla «Section de statistiques et des reinsegnements mili-
             taires» diretta dal Commandant Campionnet . è ipotizzabile che a segnalarlo a
                                                       (30)
             Cissey fosse Berthaut, ma non è neppure da escludere un intervento del coman-
             dante  abraham  Samuel  (1825-1884),  uno  dei  numerosi  ufficiali  ebrei  che  si
             erano distinti nell’ultima guerra, e che fu poi direttore della Sezione statistica del
             2e Bureau dell’«EmG du ministre» dal 1871 al 1873 .
                                                              (31)
             (28) - Deposizione Weil del 9 maggio 1904, cit., pag. 310. Cfr. Cass. dép. Weil, 1, 306 cfr. dép.
                  roget, 1, 97; dép. Picquart, 1, 153, 157; dép. Cordin, 1, 303, cit. in Paul Desachy, Répertoire de
                  l’Affaire Dreyfus, 1894-99, [Paris, Edouard Cornely], pag. 3.
             (29)- Annuaire de l’Armée française pour l’année 1876, pagg. 852, 856.
             (30) - Praticamente inesistente dopo il 1815, il servizio informazioni militare francese era stato istituito
                  nel 1866 nell’ambito della section historique et archives del dépôt de la guerre, ed era articolato
                  in due bureaux, «renseignements» e «statistiques». Quest’ultimo era diretto dal colonnello Jules-
                  Louis Lewal (1823-1908), che già nel 1860 aveva dedicato un articolo alla questione. Durante la
                  guerra, Lewal diresse l’embrionale servizio informazioni dell’armata del maresciallo Bazaine e nel
                  successivo processo testimoniò a suo carico. Con decreto dell’8 giugno 1871 fu istituito un «état-
                  major général du ministre» su due Bureaux, e nell’ambito del 2e Bureau fu istituita la «section sta-
                  tistique», diretta da uno degli ufficiali di Lewal, il comandante. Émile Vanson (1825-1900), con il
                  compito di «reinsegner sur les desseins et les opérations de l’ennemi». Già nel 1871 la sezione
                  passò sotto la direzione del comandante abraham Samuel (1825-1880), sostituito nel 1873 dal
                  parigrado Émile Campionnet (1835-1913) e nel 1876 la sezione prese il nome di «Section de sta-
                  tistiques  et  des  reinsegnements  militaires».  Bertrand  Warusfel,  «Histoire  de  l’organisation  du
                  contre-espionnage entre 1871 et 1945», dans Centre d’Études d’Histoire de la Défense, “Il n’est
                  point de secrets que le temps ne révèle”. Études sur l’histoire du renseignement, Paris, Lavauzelle, 1998 online.
                  Hervé Coutau-Bégarie, Le renseignement dans la pensée militaire française, online nel sito Stratisc. in
                  confronto a quella francese, l’intelligence tedesca era molto meglio organizzata e considerata.
                  risale alla Polizia Criminale istituita nel 1851 e diretta da Wilhelm Stieber (1818-1892), il quale
                  operò sotto il continuo controllo di Bismarck. Cfr. Terry Crowdy, The enemy within: a history of  espi-
                  onage, osprey Publishing, 2006, «The Godfather of Secret Service», pagg. 177-193. Sébastien
                  Laurent, «aux origines de la «guerre des polices» : militaires et policiers du renseignement dans la
                  république (1870-1914)», Revue Historique, 2005, 4 (N. 636), pagg. 767-791.
             (31)- Cfr. albert S. Lindemann, The Jew Accused: Three Anti-Semitic Affairs (Dreyfus, Beilis, Frank)
                  1894-1915,  Cambridge  University  Press,  1991,  pag.  99.  Pierre  Birnbaum,  Les  fous  de  la
                  République: Histoire politique des Juifs d’État, de Gambetta à Vichy, Paris, Fayard, 1992.
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