Page 215 - Rassegna 2017-3
P. 215
L’AFFAIRE WEIL. IL «TERZO UOMO» DELL’AFFAIRE DREYFUS
effettuate da Weil negli anni precedenti presso il Kriegsarchiv di Vienna.
è pertanto presumibile che ci fosse una raccomandazione di Lewal dietro
l’accoglimento (8 gennaio 1890) della domanda di Weil di essere riammesso nel-
l’esercito e dietro la sua nomina (7 febbraio 1890) a ufficiale d’ordinanza (62) dal
generale Félix auguste Saussier (1828-1905), governatore militare di Parigi dal
1884 e presidente del Consiglio superiore della guerra dal 1889. Già deputato
repubblicano nel 1873, Saussier non aveva deposto le ambizioni politiche: pre-
sidente della commissione d’inchiesta sullo scandalo della vendita delle decora-
zioni che il 2 dicembre 1887 aveva portato alle dimissioni del presidente della
repubblica Jules Grévy (1807-1891), il generale ne aveva fatto il trampolino di
lancio per la sua candidatura all’Eliseo, riportando comunque una buona affer-
mazione (188 voti, pari al 22,73%) contro Sadi Carnot (1837-1894). Potevano
dunque essergli utili in futuro le entrature finanziarie di Weil, promosso capo-
squadrone il 29 dicembre 1890 .
(63)
è probabilmente a quel periodo che risale il trasferimento dei Weil dal
Boulevard Haussmann al 47 del Faubourg Saint-Honoré, un immobile lussuoso
e moderno, ristrutturato nel 1863 sul precedente fastoso palazzo settecentesco
della contessa di Sabran , oggi sede della compagnia finanziaria Edmond de
(64)
(62) - Deposizione Weil 9 maggio 1904, cit., pag. 317. Weil dichiarò di non aver alcuna funzione, a
parte ricerche storico-militari, perché «en tant que officier de territoriale, je ne pouvais pas
être attaché à un état-major quelconque».
(63) - Deposizione Weil 9 maggio 1904, cit., pag. 317.
(64) - il palazzo fa parte di un gruppo di sei (NN. dispari 43-53) costruiti nel 1765-69 dagli archi-
tetti Étienne-Louis Boullée (1728-1799) e Jean-Baptiste-Louis-Élisabeth Le Boursier, su un
terreno venduto dal letterato Julien de La Faye (1674-1731), già commissario di guerra, al
fastoso fermier général Etienne-michel Bouret (1708-1777), che si rovinò proprio per
costruire questi palazzi, i cui giardini si estendevano fino all’odierna avenue Gabriel. il N. 47
fu acquistato nel 1776 da Françoise-Éléonore-Élisabeth de Jean de mauville (1749-1827),
giovane e allegra vedova del decrepito conte Joseph de Sabran (1701-1775), tenente generale
delle armate navali. Nel 1791 la contessa emigrò in Prussia col suo amante cavaliere di
Boufflers [Stanislas-Jean, marquis de remiencourt, 1738-1815]. il palazzo, confiscato, fu
acquistato nel 1796 dal generale Pierre riel de Beurnonville (1752-1821), ispettore generale
della fanteria, che ne affittò metà al generale macDonald. Durante i Cento Giorni
Beurnonville seguì il re a Gand e morì in quel palazzo nel 1821. i successivi proprietari furo-
no Cropez e Borniche (1836), poi il conte Devin de Graville, suo genero Juvénal de La
Garde, il principe de Sayn-Wittgenstein (1845) e infine l’architetto Josef Le Soufaché (1863)
che lo demolì per ricostruirlo. Cfr. a. de Fouquières, Mon Paris cit., pagg. 49-50 («Promenade
anecdotique au Faubourg du roule. rue du Faubourg Saint-Honoré»).
213