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PANORAMA INTERNAZIONALE



                    Il caso della Somalia è fortemente influenzato dalle categorie occidentali
               di Stato, laddove le specificità antropologiche e sociologiche del Paese suggeri-
               rebbero una maggiore attenzione alla nascita spontanea di uno spirito nazionale
               per evitare la soluzione di confini imposti, già tragicamente foriera di profonde
               instabilità regionali.
                    Dalle questioni connesse all’esercizio del potere lato sensu statale traggono
               foraggio i gruppi terroristici, che nascono come braccio armato dei movimenti
               per la lotta all’indipendenza o a supporto della stabilità di forme di amministra-
               zione dello Stato, come nel caso di Al-Shabaab .
                                                             (1)
                    Il risultato è un patchwork in cui la comunità internazionale ha tentato di
               intervenire attraverso meccanismi di stabilizzazione, innanzitutto, della sicurez-
               za esterna e interna.
                    Dal punto di vista giuridico, il sistema di sicurezza collettivo delle Nazioni
               Unite è stato attore protagonista dei vari interventi in Somalia: partendo dal peace
               keeping l’obiettivo finale è quello della ricostruzione dell’apparato statale, obietti-
               vo che non può prescindere dal coinvolgimento di attori regionali interessati per
               motivi diversi al Corno d’Africa. Un aspetto particolarmente interessante nella
               prospettiva dello state building è l’analisi del sistema di sicurezza militare e di poli-
               zia che le Nazioni Unite, l’Unione Africana e l’Unione Europea hanno tentato
               di costruire per far fronte alle minacce terroristiche e alla loro evoluzione.
                    In questo campo, le missioni UN si sono rivelate poco efficaci, soprattutto
               dal punto di vista della formazione delle polizie, a livello locale e federale, e quindi
               nel campo del law enforcement. A fronte di interventi internazionali militari assolu-
               tamente necessari, considerata la situazione somala e, più in generale, le forti
               instabilità regionali, l’attenzione dovrebbe invece essere maggiormente focalizza-
               ta sulla formazione di una forza di polizia capace di fronteggiare autonomamente
               le minacce interne del territorio. A ciò si aggiunga che un’agenzia di law enforcement
               necessita di un corpo legislativo di natura sia sostanziale che procedurale per
               poter funzionare in maniera efficace ed autonoma. Le sfide che la Somalia sta
               affrontando per essere pronta a muovere in autonomia i suoi primi passi sono
               oggetto di grande attenzione internazionale, dal momento che lo sforzo, anche di
               natura economica, per la ricostruzione dello Stato appare titanico.
               (1) - https://www.nctc.gov/site/groups/al_shabaab.html.

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