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STUDI GIURIDICO-PROFESSIONALI



                    Tuttavia, per merito del certosino lavoro di uno psicologo canadese, la psi-
               copatia è odiernamente entrata nel mondo della ricerca medico-psichiatrica e
               della realtà socio-giudiziaria, anche per via di uno dei suoi nuclei centrali: la mar-
               cata tendenza recidivante.
                    Nonostante la letteratura scientifica, divenuta ampia e diffusa negli ultimi
               decenni, la diagnosi di psicopatia era assai difficile da formulare, proprio per i
               troppi  bouquet sintomatici  da  rilevare,  nonostante  il  lavoro  classificatorio  di
               Cleckley.
                    Già. Un problema vero è che - a differenza di tante altre patologie - per la
               psicopatia non v’era un sistema di rilevamento diagnostico approvato, validato
               e munito di tutti i requisiti scientifici necessari per un suo utilizzo formale .
                                                                                       (24)
                    Robert Donald Hare è uno psicologo canadese, professore emerito presso
               la Università del British Columbia a Vancouver, e ha speso decenni della sua
               vita professionale nello studio della psicopatia.
                    Ha scorrazzato - per motivi di ricerca o per incarico peritale - in tutto il
               nord America, entrando nelle più remote carceri e nei centri psichiatrici per
               dare significato statistico e valore scientifico ad uno strumento di indagine psi-
               cologica - la Psychopathy Check List - che è ora universalmente riconosciuta come
               “gold standard”, cioè strumento elettivo, per la diagnosi di personalità psicopatica
               (vi sono anche la versione R, rivista, e Youth, per adolescenti).
                    Hare  ha  definito  lo  strumento  dopo  quasi  4000  colloqui  clinici  con
               pazienti e detenuti.
                    In linea col pensiero di Cleckley, Hare ha realizzato una matrice su due fat-
               tori o aree: qui molto succintamente, il fattore 1 esplora l’area emotiva ed “inter-
               na” (empatia, grandiosità, bugia patologica, manipolazione, distacco emotivo,
               fascino superficiale, ecc.ecc.) ed il fattore 2 quella dello spettro socio-formale
               (condotta  adolescenziale,  impulsività,  comportamenti  violenti,  crimini  com-
               messi e tipo di crimini, ecc.ecc.).


               (24) - Giusto per leggerezza e per citazione cinefila, ne “Il silenzio degli innocenti”, il film del 1991 di
                    Jonathan Demme, il Dottor Chilton, che aveva in custodia il cannibale Hannibal Lecter, disse
                    di lui, rivolgendosi a Clarice, l’agente dell’FBI interpretato da Jodie Foster : “...E’ uno psicopa-
                    tico puro...E’ così difficile averne uno vivo....Abbiamo cercato di studiarlo, naturalmente, ma è troppo sofi-
                    sticato per i test standard...”.

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