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IL DANNO ERARIALE (DIRETTO E INDIRETTO) NELLE FORZE ARMATE
r. danno da attività extralavorativa svolta, in violazione dell’art.53, co.7,
d.lgs. n. 165 del 2001, da infermiere militare ;
(20)
s. danno per pagamento di ore di straordinario a un Carabiniere mai effettuate ;
(21)
t. danno da falsificazione di note di segnalazione di soggetti bisognosi,
inviate dal numero di fax della centrale operativa dei Carabinieri, attraverso cui
otteneva fraudolentemente l’erogazione di contributi economici di solidarietà,
che provvedeva a ritirare di persona senza poi consegnarli ai pretesi soggetti
bisognosi segnalati .
(22)
Le fattispecie di danno sopra evidenziate, a cui sovente si affianca anche
un danno all’immagine di seguito analizzato, sono di regola (ma non in via
esclusiva) riscontrate nell’amministrazione militare attraverso le cosiddette
inchieste amministrative, oggi regolamentate dall’art. 530 del codice dell’ordina-
mento militare (d.lgs. 15 marzo 2010, n. 66) e dagli artt. 452-454 del d.P.R. 15
marzo 2010, n. 90. Tali inchieste hanno il compito specifico (art. 1, co. 1) di sug-
gerire misure organizzative volte ad accertare oltre che a prevenire eventi dan-
nosi all’interno degli enti della Difesa oltre a dare avvio a procedimenti volti a
sanzionare eventuali illeciti penali, disciplinari e amministrativi.
2. L’accertamento del danno
In base agli artt. 452-454 del d.P.R. 15 marzo 2010, n. 90, allorché si veri-
fichino mancanze, deterioramenti e diminuzioni di denaro e di materiali o
(20) - Corte dei Conti, sez. giur. Marche, 28 aprile 2016, n. 21; id., sez. giur. Marche, 31 marzo 2015,
n. 60. Il tema del danno da attività extraistituzionale è analizzato compiutamente, da ultimo,
da Corte dei Conti, sez. giur. Lombardia, 31 gennaio 2017, n. 14. Vedi anche id. sez. giur.
Lombardia, 27 luglio 2015, n. 131, secondo cui deve considerarsi responsabile di un danno
erariale in favore del Ministero della Difesa il carabiniere, condannato per truffa a danno
dell’amministrazione militare, rimasto assente ininterrottamente dal servizio per malattia,
con percezione degli emolumenti di servizio, ove risulti che durante questo stesso periodo il
militare, conseguita la laurea in medicina e chirurgia, svolgeva, in assenza di qualsivoglia
comunicazione all’amministrazione di appartenenza, attività lavorativa privata retribuita
quale medico presso case di cura e studi professionali.
(21) - Corte dei Conti, sez. giur. Sicilia, 3 novembre 2015, n. 957.
(22) - Corte dei Conti, sez. giur. Lombardia, 27 luglio 2015, n. 133.
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